Trieste Film Festival, gli appuntamenti di martedì 23 gennaio

Alle 11:00 al Caffè San Marco torna il consueto appuntamento con gli autori del Trieste Film Festival.

Martedì 23 comincia il concorso, tutte le proiezioni si tengono al Politeama Rossetti a partire dalle ore 14:00 con la proiezione del documentario Strnadovi (Storia di un Matrimonio) di Helena Třestíková. Nei 35 anni di vita di una coppia, accadono molte cose: dai momenti di armonia assoluta a quelli più dolorosi. Questa è la vita di Ivana e Vaclav Strnad, proprietari di un negozio di mobili che la regista Helena Třestíková, a cui il Trieste Film Festival ha dedicato un omaggio nel 2010, segue con la sua macchina da presa fin dal 1980.

Sempre nel concorso documentari alle 16:00 c’è Družina di Rok Biček: nato in una famiglia di persone con disturbi mentali, Matej cerca di crearsi una famiglia per conto proprio ma presto tutto intorno a lui inizierà a non andare per il verso giusto. Girato senza sceneggiatura, Družina è un esempio di cinéma vérité: il film segue per dieci anni il protagonista, nei suoi tentativi di costruirsi una vita. Premiato a Locarno. Dal regista dell’acclamato Class Enemy. Il regista sarà presente in sala.

È in concorso ed è anche uno dei film Born in Trieste, Wonderful Losers: A Different World di Arunas Matelis, dedicato ai ciclisti gregari che chiudono le fila dei tour. Per molti di noi, quei ciclisti che corrono in fondo alla gara sono semplicemente dei perdenti: sacrificano le loro carriere e le vittorie personali per fare in modo che i loro compagni di squadra possano vincere. Arūnas Matelis ha seguito gli ultimi della classe, durante il Giro d’Italia. Riprese anche in Friuli Venezia Giulia. Il regista sarà presente in sala.

Alle 20:00 vedremo l’ultimo documentario in concorso della giornata: Druga Strana Svega (L’Altro Lato di Ogni Cosa) di Mila Turajlic, già regista di Cinema Komunisto, vincitore concorso documentari Trieste Film Festival 2011. Una porta chiusa dentro un appartamento di Belgrado ha tenuto una famiglia separata dal proprio passato per oltre 70 anni. Una conversazione intima della regista con la madre, mentre la ‘frattura’ politica dentro l’appartamento rivela una casa e un paese tormentato dalla Storia. Ha vinto l’IDFA di Amsterdam 2017. La regista sarà presente in sala.

L’ultima proiezione al Politeama Rossetti è invece il primo lungometraggio in concorso Out di György Kristóf: Ágoston, un padre di famiglia sulla cinquantina, inizia un viaggio attraverso l’Europa dell’Est con la speranza di trovare un lavoro e realizzare il suo sogno: prendere finalmente un grosso pesce. Un racconto picaresco con un moderno Candide dell’Europa dell’Est. Presentato nella sezione Un Certain Regard all’ultimo Festival di Cannes.

Al Teatro Miela invece le proiezioni cominciano alle ore 15:00 con l’evento speciale Western di Valeska Grisebach in collaborazione con Lux Prize. Un gruppo di muratori tedeschi viene mandato a lavorare in un posto sperduto della campagna bulgara. La terra straniera risveglia il senso di avventura degli uomini, ma allo stesso tempo li costringe a confrontarsi con pregiudizi e diffidenze, dovuti alle barriere linguistiche e alle differenze culturali. Anche questo film è stato presentato nella sezione Un Certain Regard all’ultimo Festival di Cannes.

Alle 17:15 un'altra proiezione speciale: è quella del documentario The Prince and The Dybbuk di Elwira Niewiera e Piotr Rosołowski. Chi era veramente Moshe Waks, figlio di un umile fabbro ebreo originario dell’Ucraina che morì in Italia come principe Michaeł Waszyński? Un ragazzo prodigio del cinema, uno scaltro impostore o un uomo che confondeva cinema e realtà? Un viaggio alla scoperta della vita di un produttore di Hollywood e di un ‘camaleonte umano’.

Alle 19:00 è la volta dell’incontro “Uomini che dissero no”. Nel 2018 ricorre il centenario dalla fine della Grande Guerra e una vicenda spesso taciuta ci introdurrà, in occasione della proiezione del film Non ne parliamo di questa guerra di Fredo Valla, ad una visione alternativa del Primo Conflitto Mondiale: la storia di disertori, ammutinati, rivolte e decimazioni nell’esercito italiano durante la Grande Guerra. Il regista Fredo Valla dialogherà col pubblico del Festival, l’incontro sarà moderato dal giornalista Pietro Spirito.

A seguire si terrà la proiezione del nuovo documentario di Fredo Valla Non Ne Parliamo Di Questa Guerra.

Alle 21:00 la retrospettiva Rebels 68. east’n’west revolution ci propone Oratorium Pro Prahu (Oratorio Per Praga) di Jan Nemec, film del 1968 e a seguire Agitátorok (Agitatori) di Deszö Magyar del 1969.

Dalle 16:30 alle 19:30 lo spazio del Ridottino del Teatro Miela si trasformerà in un’Officina Tipografica e ospiterà un laboratorio creativo a cura di Daria Tommasi dove, in un clima da “assemblea permanente” , il pubblico sarà invitato a creare i propri manifesti rivoluzionari a partire dalla rielaborazione di materiali dell’epoca.

I biglietti per la giornata e le singole proiezioni del Trieste Film Festival sono acquistabili direttamente alla cassa del Teatro Miela e del Politeama Rossetti, mezz’ora prima della prima proiezione.

Il programma e il calendario delle proiezioni è scaricabile dal sito www.triestefilmfestival.it.