Regeni, papà: "Faremo di tutto per non fermarci,vogliamo processo"

 "Stiamo cercando di andare avanti. Faremo di tutto per non fermaci. Ci auguriamo che qualcuno delle istituzioni possa aiutarci ad andare avanti e trovare una chiave per iniziare finalmente il processo". Lo ha detto Claudio Regeni, papà di Giulio, intervenendo questa sera a Fiumicello (Udine) all'iniziativa 'Parole, immagini e musica per Giulio' a 7 anni dalla scomparsa del ricercatore friulano da Il Cairo. "Ricordiamo - ha sottolineato dal palco della sala Bison - il nostro esposto contro lo Stato italiano che continua a vendere armi importanti, di guerra, offensive all'Egitto", andando "contro la legge che vieta la vendita di armi a Paesi che violano i diritti umani. Da qui la scelta di 'inviolabilità' come parola simbolo" di questo anniversario, "per dire quanto inviolabili sono i diritti umani nell'interesse della comunità". Sette anni senza Giulio, ha aggiunto Paola Deffendi, mamma di Giulio, "sono tanti". "Siamo stufi e offesi, in questi giorni soprattutto. Leggo che si fanno accordi bilaterali, si fa il patto con il diavolo"; "bisogna parlare di interessamento e non di interessi", per fare gli interessi "non di una lobby", ma "di chi ha bisogno". E ancora, ha avvertito, "non vogliamo strade a nome di Giulio, perché le targhe sono fatte per chiudere il discorso" su quanto accaduto. Deffendi ha quindi invitato a investire nella ricerca e a "non usare Giulio per la politica, per le passerelle politiche, per iniziative mediatiche o artistiche" non collegate con l'attività della famiglia. (ANSA). FMS