Istat: una contrattura del Pil senza precedenti, il valore più basso dal ’95

Le proiezioni Istat per il 2020 segnano una contrattura del Pil pari al -14,3%, un durissimo colpo per l’economia italiana, che non ha precedenti.

 

In una nota Istat spiega che «Dopo la forte riduzione registrata nel primo trimestre (-5,4%), l’economia italiana nel secondo trimestre 2020 ha subito una contrazione senza precedenti (-12,4%) per il pieno dispiegarsi degli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate».

 

«Con il risultato del secondo trimestre il Pil fa registrare il valore più basso dal primo trimestre 1995, periodo di inizio dell’attuale serie storica», sottolinea l’Istituto. Si tratta quindi di un record negativo, un minimo storico. La caduta registrata dal Pil nel secondo trimestre – precisa l’Istat – «è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti i comparti produttivi, dall’agricoltura, silvicoltura e pesca, all’industria, al complesso dei servizi».

 

Nel periodo compreso tra i mesi di aprile e giugno la riduzione del Pil è stata di 50 miliardi.