Ferriera, Grim: «Deciso in modo superficiale di chiudere non per problemi industriali ma per scelta politica»

«Esprimiamo la nostra  solidarietà e vicinanza a tutti i lavoratori dello stabilimento siderurgico di Servola. Hanno appena dovuto affrontare una prova per certi versi drammatica, il referendum che di fatto segnerà uno spartiacque nella costruzione del loro futuro lavorativo; e ringraziamo le organizzazioni sindacali che stanno gestendo una partita difficilissima e complicata».  Lo riferisce Antonella Grim - Italia viva Trieste.

«Spero - ancora -  che le istituzioni ad oggi al governo, in particolare comune e regione, che di fatto hanno fortemente voluto costruire questo percorso che porterà a breve alla chiusura dell’area a caldo, sentano la responsabilità di questi lavoratori e delle loro famiglie.  Ora, più di prima, dovranno accompagnare e sostenere con azioni positive l’azione dell’imprenditore perché il tempo degli annunci, di qualsiasi natura, è terminato. Ora, dopo questo voto,  ci sono gli operai con il loro percorso di lavoro fatto fino ad oggi, ci sono le loro famiglie, la necessità di continuare ad arrivare  al 27 del mese, l’impresa di bonificare un’area, la costruzione di una nuova visione di industria e manifattura a trieste.  Il tempo dei tatticismi, delle promesse, delle incertezze è finito».
 
«Si è deciso - a mio modo di vedere in modo superficiale ed affrettato - di chiudere - conclude -  una attività produttiva non per problemi industriali o economici ma eminentemente per una scelta politica. Ora bisogna farsi carico di dare un futuro a tante persone e anche ad una città che non può vivere senza una vocazione industriale e manifatturiera».