Spadafora: “I giocatori famosi siano d’esempio con appelli social di prevenzione”

“I rischi non vanno sottovalutati, ma proprio per evitare il default i campionati devono essere pronti ad avere un piano B se le cose dovessero peggiorare”, il protocollo “E' molto rigoroso, se applicato, e ricordo che le squadre in autonomia possono decidere regole ancora più restrittive perché andare avanti senza problemi è anche loro interesse. Siamo riusciti a non bloccare lo sport di base perché siamo riusciti a consentire che le squadre possano allenarsi con esercizi individuali. Condivido le preoccupazioni, soprattutto per i più piccoli.  Non ci sono evidenze di focolai partiti in palestra o piscina, ritengo che sia più rischioso mangiare al ristorante in sei, senza mascherine, piuttosto che allenarsi in una sala pesi dove i protocolli sono rispettati in maniera rigorosa. Se dovremo chiudere i ristoranti, allora chiuderemo anche le palestre”. È quanto dichiarato a Il Mattino dal ministro dello sport Vincenzo Spadafora, che riguardo il caso Napoli-Juventus aggiunge “La vigilanza e la responsabilità finale spetta all'Asl, non è una mia opinione, è scritto nel protocollo. Il mio appello ad evitare escamotage era rivolto a un senso di responsabilità per tutte le società”. In riferimento alle parole di Ronaldo ha commentato “Ai giocatori più forti e famosi come lui chiedo una assunzione di responsabilità per essere da esempio ai più giovani. Sarebbe bello se ciascuno di loro facesse un appello social per chiedere ai ragazzi di indossare la mascherina e scaricare Immuni. Il governo si è impegnato a intervenire per sostenere le attività che saranno bloccate, ma speriamo non accada. Ci troviamo però ad affrontare una situazione difficile, i rischi non vanno sottovalutati”.