Disordini in stazione. SIULP: “Solidarietà piena ai colleghi della Polfer impegnati a fronteggiare l’emergenza”
“Ripudiare la guerra e ogni forma di violenza è un dovere civico e morale. Le manifestazioni che chiedono la fine dei conflitti meritano rispetto, ascolto e tutela, perché esprimono un sentimento nobile e profondamente umano. Tuttavia, quanto accaduto oggi a Trieste non può in alcun modo essere tollerato né giustificato: alcuni manifestanti hanno forzato un ingresso della stazione centrale, infrangendo vetri per entrare, e da lì sono nati momenti di forte tensione e scontro, che nulla hanno a che vedere con una protesta pacifica o con un messaggio di pace”. Lo dichiara Francesco Marino, segretario del SIULP di Trieste. “In queste ore particolarmente delicate – prosegue Marino – desidero ribadire che il SIULP è pienamente e senza riserve al fianco dei colleghi della Polfer. Sono loro che in prima linea hanno subito aggressioni fisiche mentre svolgevano il loro dovere. Un agente è rimasto contuso durante gli scontri: un segnale grave della pericolosità che si è voluta creare. La nostra solidarietà non può restare solo a parole. Non possiamo accettare che situazioni nate con intenti pacifici vengano strumentalizzate da chi vuole mettere in crisi l’ordine pubblico. È necessario che gli organizzatori e i partecipanti seri si dissocino da qualsiasi forma di violenza, isolando chi cerca il conflitto. Il diritto a manifestare deve restare pulito, non deturpato da chi cerca solo rottura”. “Il SIULP – conclude Marino – starà sempre con chi indossa una divisa e lavora per la sicurezza della città. Al collega ferito della Polfer esprimo piena solidarietà e vicinanza”.