"Comune diffidato dal demolire l'ex Pavan"

"Comune diffidato dal demolire l'ex Pavan"

"Il Comitato Insieme San Giacomo, alcuni residenti di via Frausin, alcuni genitori del nido d’infanzia comunale, della scuola elementare e della scuola media con lingua d’insegnamento slovena di via Frausin e altri concittadini hanno inviato, tramite l’avvocato cassazionista triestino Giovanni Ventura, una diffida al Comune di Trieste dall’effettuare, per mezzo della ditta appaltatrice CP Costruzioni SRL, la programmata demolizione del fabbricato prospiciente la pubblica via, della tettoia posta all’interno e di alcuni altri manufatti di via Luigi Frausin 7 (ex Pavan) a Trieste, in assenza di conformità urbanistica, ovvero della regolare approvazione sia dell’annunciata Variante al Piano Regolatore Generale Comunale, sia del progetto definitivo, sia del progetto esecutivo per la realizzazione dell’Impianto sportivo indoor di via Frausin (Codice opera 20061 PNRR_M5C2.3_I3.1 20061).

Infatti allo stato la demolizione appare palesemente illegittima in quanto prima di procedere con eventuali lavori di demolizione è necessario che:

la prevista Variante al PRGC venga discussa dalla Quinta Circoscrizione, competente per territorio ad esprimere il proprio parere non vincolante;
successivamente il Consiglio comunale discuta e adotti la Variante, considerando anche tale parere;
la Variante così adottata venga sottoposta alle osservazioni dei cittadini;
il soggetto proponente faccia le sue controdeduzioni a tali osservazioni;
la Giunta comunale approvi la Variante;
il Consiglio comunale valuti osservazioni e controdeduzioni e approvi definitivamente la Variante, con o senza modifiche rispetto alla versione adottata;
la Giunta comunale approvi il progetto definitivo e il progetto esecutivo conseguenti.
Compiere un atto irreversibile come la demolizione senza seguire tali prescritte procedure, ovvero impedendo alla Circoscrizione competente e alla cittadinanza di esprimersi e al Consiglio comunale di discutere e decidere, costituisce inammissibile condotta caratterizzata dall’illecita modalità del fatto compiuto, rispetto al quale si potrebbero individuare responsabilità di diversa natura.

 

Il Comune di Trieste

ha impedito dal dicembre 2023 alle tre scuole di via Frausin di continuare a fruire del campo di pallacanestro coperto e del giardino dell’ex Pavan per le attività di pre-accoglienza, educazione fisica e ricreazione;
ha fatto transennare dal 19 febbraio 2024 il marciapiede e parte della carreggiata attigua di via Frausin per facilitare i lavori di svuotamento dell’edificio di via Frausin 7;
da lunedì 25 marzo 2024 ha fatto chiudere gran parte della carreggiata di via Frausin per consentire dal 25 al 27 marzo i lavori di spostamento e rinnovo della rete elettrica aerea esistente e di rimozione dei pali nell’area adiacente all’edificio, istituendo il divieto di transito, sosta e fermata;
ha autorizzato il legale rappresentante della ditta appaltatrice CP Costruzioni SRL «all’utilizzo dei macchinari ed impianti rumorosi integrativi (martellone, demolitori, ecc.) per l’attività di demolizione nel cantiere sito in via Frausin n. 7», prescrivendo che le lavorazioni si svolgano «nei giorni di Pasqua 31 marzo e Pasquetta 1° aprile dalle ore 09.30 alle 12.30 e dalle ore 14.30 alle 17.00, mentre nei giorni del 28, 29, 30 marzo e 2 aprile dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle ore 14.00 alle 17.00».
intende procedere con le demolizioni tra giovedì 28 marzo e martedì 2 aprile 2024.
 

Il Comune sta per distruggere in modo irreparabile il “Fabbricato di Via Frausin 7”, che tuttavia è ricompreso nel “Catalogo dei beni culturali” dei Musei civici del Comune di Trieste, secondo quanto riporta dal 2007 il relativo sito internet (https://beniculturali.comune.trieste.it/architettura/?s_id=366631&fbclid=IwAR0dX3SVnq7wSO1OUJiy_iXPV2tGY3hX96j47vQhEuBMa7mqkyT_qsR99w0).

L’annunciata demolizione avverrebbe prima che l’Amministrazione comunale abbia risposto, come da art. 10, comma 2 dello Statuto del Comune di Trieste, e prima che la competente Commissione del Consiglio comunale abbia trattato con la partecipazione di una rappresentanza dei promotori e che il Consiglio comunale abbia discusso e votato, come da art. 10, comma 3 dello Statuto del Comune di Trieste, da art. 73 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e da art. 69, comma 5 del Regolamento stesso, la petizione con quasi 600 firme pro giardino dell’ex Pavan consegnata all’Ufficio Accettazione atti del Comune il 6 marzo 2024".

A riferirlo Per il Comitato Insieme San Giacomo Paolo Radivo