Nuovi tesori archeologici a Trieste: la basilica paleocristiana riemerge sotto le vie Madonna del Mare e Tigor

Nuovi tesori archeologici a Trieste: la basilica paleocristiana riemerge sotto le vie Madonna del Mare e Tigor

Un affascinante viaggio nel tempo riemerge nel cuore di Trieste, dove gli scavi in corso presso la scuola di via Tigor, afferente all’Istituto Comprensivo Dante Alighieri, hanno portato alla luce importanti resti della basilica paleocristiana di via Madonna del Mare. La scoperta è stata presentata nella giornata di lunedì 30 giugno 2025 nel corso di una conferenza stampa al cantiere della scuola, alla presenza dell’assessore al Patrimonio e allo Sport Elisa Lodi, della soprintendente Valentina Minosi e dell’archeologo Roberto Micheli.

Una scoperta che arricchisce la storia di Tergeste

Gli scavi, resi possibili grazie agli interventi di rinforzo antisismico delle fondazioni della storica ex scuola G. Carducci, hanno svelato una parte ben conservata della navata della basilica, con muri perimetrali in alzato, paraste e, soprattutto, un mosaico policromo di straordinario valore storico e artistico. Il tappeto musivo, appartenente alla seconda fase costruttiva, è decorato da una cornice a treccia e medaglioni simbolici, raffiguranti motivi tipici della prima cristianità come nodi, croci e delfini.

L’assessore Lodi: “Un tesoro per tutta la città”

«Il Comune di Trieste sta collaborando attivamente con la Soprintendenza – ha dichiarato l’assessore Elisa Lodi – per valorizzare questi preziosi rinvenimenti, che non incideranno sull’attività scolastica ma diventeranno un patrimonio culturale per tutta la città. La futura area sotterranea sarà aperta al pubblico e connessa allo spazio esistente, offrendo un’esperienza immersiva nella storia di Tergeste».

Possibile battistero e sepolture infantili tra le novità emerse

Oltre al mosaico e ai muri perimetrali, lo scavo ha portato alla luce anche i resti di un possibile battistero della prima fase dell’edificio sacro, poi defunzionalizzato e trasformato in spazio aperto. In quest’area sono state identificate una dozzina di sepolture databili tra il V e il VI secolo d.C., in larga maggioranza appartenenti a infanti o bambini, testimonianza toccante della vita quotidiana nell’antica comunità cristiana di Tergeste.

Un’area archeologica visitabile sotto la scuola

Una volta completati gli scavi e gli interventi strutturali, verrà realizzata una nuova area archeologica sotterranea, situata al di sotto della palestra e dell’atrio della scuola, accessibile e integrata con l’attuale spazio gestito dalla Soprintendenza. Un’operazione che darà nuovo respiro alla fruizione del patrimonio archeologico triestino.

Dal IV al IX secolo: storia, distruzioni e ricostruzioni

La basilica paleocristiana, uno dei primi luoghi di culto della comunità cristiana triestina, era situata fuori dalle mura della Tergeste tardoantica, in un’area connessa a un tracciato viario romano e a una necropoli. Costruita tra la fine del IV e l’inizio del V secolo d.C., con successive modifiche nel VI secolo, l’edificio aveva una pianta cruciforme con pavimenti a mosaico sovrapposti, decorati da tessere monocrome e policrome. Tracce di incendio sul mosaico superiore fanno ipotizzare una distruzione catastrofica tra il VI e il IX secolo.

Successivamente, sull’area sorse la chiesa medievale di Santa Maria del Mare, distrutta più volte e definitivamente demolita nel 1786. Da allora, la memoria del sito si era persa, fino agli scavi del 1963 e alle recenti rivelazioni archeologiche.