Violati divieti e controlli: fermato il triestino indagato per maltrattamenti contro moglie e figlie

Violati divieti e controlli: fermato il triestino indagato per maltrattamenti contro moglie e figlie

Nel pieno rispetto della presunzione di innocenza e dei diritti della persona indagata, per quanto risulta allo stato e salvo ulteriori approfondimenti, la Polizia di Stato di Trieste ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino triestino, classe 1963, accusato di maltrattamenti contro familiari o conviventi.

Il provvedimento, emesso dal G.I.P. di Trieste il 7 ottobre 2025, è stato eseguito lo scorso 5 novembre dagli agenti della Squadra Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Villa Opicina, al termine di una complessa attività investigativa avviata per rintracciare l’uomo, resosi irreperibile dopo la violazione delle misure cautelari. L’indagato, infatti, avrebbe eluso le prescrizioni del braccialetto elettronico e del divieto di avvicinamento ai familiari, misure applicate a seguito delle reiterate denunce delle vittime.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo aveva denunciato il furto del cellulare e del dispositivo di controllo elettronico anti-stalking, per poi far perdere le proprie tracce. Il costante monitoraggio del territorio e le verifiche svolte dagli agenti hanno consentito di individuarlo nei pressi di piazza Oberdan, dove è stato tratto in arresto.

Dopo le formalità di rito, il triestino è stato trasferito alla Casa Circondariale “Ernesto Mari” di Trieste, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Il procedimento penale è tuttora nella fase preliminare e la responsabilità dell’indagato sarà valutata nel corso del successivo processo. Non verranno rese note le generalità né altri elementi utili alla sua identificazione, nel pieno rispetto delle normative vigenti.