Al via il gruppo "Trieste a domicilio", subito BOOM! 1500 iscrizioni in poche ore

Intervistato oggi, 1º aprile, Matteo Pizzolini, proprietario del Cafè Torinese., che ha aperto questa mattina il gruppo "Trieste a domicilio", vetrina per poter permettere agli imprenditori triestini di poter presentare e pubblicizzare le prorpie iniziative a domicilio

Il punto commerciale rimane aperto e a disposizione per il servizio a domicilio, “per dare una piccola parvenza di normalità per noi imprenditori che, sicuramente lavorano meno di prima, ma anche alla comunità, di non privarsi di tutte le quotidianità a cui eravamo abituati. Sperando che rimanga attivo questo servizio, siccome in altre regioni italiane non è concesso, riteniamoci dunque fortunati”. Sono le parole di Matteo. 

“L’idea è nata già qualche mese fa, ma per altre vicissitudini non siamo riusciti ad attivarlo. Il nostro servizio di delivery, che non è l’unico attivo a Trieste, provvede alla consegna di beni non di prima necessità, perché diciamocelo, un cocktail non rientra in questa categoria. Ma può dare un senso si normalità. Così dopo un periodo di stop di dieci giorni che ci ha spaventati, ora con questa iniziativa stiamo riprendendo le redini della nostra attività.” Ci racconta, della bella iniziativa. Il Cafe Torinese si è dunque attivo, con le dovute accortezze e misure di sicurezza imposte dal Governo. 

“La difficoltà sta nel riproporre la qualità di cui andavamo fieri, in queste condizioni.  Ma dopo un primo momento di rodaggio, ci stiamo adattando anche noi per fornire il miglior servizio possibile. Stiamo ricevendo anche numerose critiche, e dispiace, fa male. È inutile, perché secondo me, sempre con le dovute precauzioni, può dare un momento di felicità, e sicuramente è meno dannoso rispetto ad uscire e andare a creare assembramenti.” Abbiamo chiesto a Matteo cosa si aspetta una volta finita questa emergenza: “Anche noi cambieremo, io stesso mi sento cambiato. E per quanto riguarda il profilo professionale, io penso che il settore in cui lavoro, riscontrerà delle difficoltà alla riapertura. Dovranno essere rispettate le misure del caso, per intenderci potrebbero essere un massimo di persone all’interno del locale, un limite orario, almeno per le prime settimane. E un altro fattore preoccupante sarà il blocco del turismo, determinante per il settore ristoratore. Dunque sarà dura, il nome del mio bar, e la qualità di cui gode, non basterà, aiuterà ma non sarà cosa fatta. Sono comunque fiducioso, perche questa emergenza finirà.