10 dicembre 1948: la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani fa la storia
Il 10 dicembre 1948 a Parigi fu sancita la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani - UDHR, Universal Declaration of Human Rights -, un importante documento sui diritti della persona vincolante come parte del diritto internazionale, e adottato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nella sua terza sessione. Il primo articolo della Dichiarazione cita: "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza".
Grazie all'eredità del passato, partendo dai primi principi etici classico-europei del Bill of Rights e dalla dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, nonché dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789 risalente la Rivoluzione francese, la Dichiarazione Universale raccoglie i più indispensabili diritti civili e politici a salvaguardia dell'individuo del mondo.
Il documento in questione è composto da un preambolo e da 30 articoli che sanciscono i diritti individuali, civili, politici, economici, sociali, culturali di ogni persona. In particolare, i diritti dell'individuo si dividono nelle due grandi sezioni dei diritti civili e politici e i diritti economici, sociali e culturali.