Targa celebrativa "Via Alpina", il Principe Sovrano Alberto di Monaco a Trieste (FOTO)

L'odierna inaugurazione, in Capo di Piazza Gianni Bartoli, a due passi dal Municipio di piazza dell'Unità, della targa celebrativa e indicativa di fine percorso della "Via Alpina", il cammino escursionistico montano che partendo dal Principato di Monaco e attraversando le Alpi (e ben otto Paesi d'Europa) termina a Trieste, è stata una bella e indovinata occasione per far conoscere a Sua Altezza Serenissima il Principe Sovrano Alberto II di Monaco (a 28 anni dalla sua precedente visita) la nuova realtà viva della Trieste attuale, delle concrete opportunità che oggi la nostra città può offrire, e delle rilevanti prospettive di sviluppo economico, turistico e scientifico che nuovamente la contraddistinguono in questa fase della sua storia. “Cicerone” convinto e tenace di questa “missione” di illustrazione e promozione della Città è stato, ancora una volta – come sempre più spesso ultimamente accade -, il Sindaco Roberto Dipiazza che, affiancato per l'occasione dalla consorte, signora Claudia, ha accompagnato il Principe Alberto, reduce da una prima visita conoscitiva mattutina alle realtà scientifiche dell'Area di Ricerca, in tutte le successive tappe della sua giornata triestina. A cominciare da una quanto mai eloquente “escursione” marina, a bordo della motonave “Delfino Verde”, che ha permesso al Sovrano di Monaco, opportunamente “istruito” dal Sindaco Dipiazza, di apprendere e osservare dal vivo, assieme alla bellezza speciale del paesaggio, fra Mare e Carso, alcuni tra i principali siti attraverso i quali passano – o passeranno a breve – le maggiori opportunità di sviluppo di questo nostro territorio: dal riuso e rinnovazione della grande area dell'ex Porto Vecchio, “luogo” di insediamento di una parte nuova di città ma anche sito disponibile per importanti investimenti, fino alle strutture – sull'altro versante del golfo – di un Porto Nuovo che sta cogliendo sempre maggiori successi quanto a volumi e qualità dei traffici. Non a caso questo sguardo “via mare” sulla città e sulle sue principali infrastrutture – che, alla fine, per la loro quasi totalità proprio al mare sono strettamente collegate – è stato materialmente organizzato dall'Autorità Portuale; e non per un caso, a bordo del “Delfino Verde”, a rapportarsi e dialogare con il Principe di Monaco c'erano anche alcuni tra i principali “soggetti” della portualità triestina come Fabrizio Zerbini presidente dei Terminalisti Portuali, Stefano Visintin presidente degli Spedizionieri, Alessandro de Pol presidente degli Agenti Marittimi ed Enrico Samer presidente della Samer & Co. Shipping S.p.A. Per l'Autorità Portuale ha fatto gli onori di casa la dirigente Francesca Trampus in rappresentanza del Presidente Zeno D'Agostino, assente da Trieste. Il Principe Alberto era a sua volta accompagnato, in tutte le fasi della visita triestina, da una delegazione comprendente, tra gli altri, l'Ambasciatore del Principato di Monaco in Italia Robert Fillon, nonché il Console di Monaco per il Triveneto Anna Licia Balzan Polegato e il Presidente Nazionale degli Ambasciatori della “Destinazione Principato di Monaco” Antonio Verga Falzacappa, entrambi tra i principali sostenitori dell'iniziativa di promozione della “Via Alpina” e del conseguente “contatto” con Trieste. Va detto che proprio il sodalizio denominato Ambasciatori della “Destinazione Principato di Monaco” comprende nelle diverse regioni d'Italia, e quindi anche qui a Trieste, soggetti e personalità, specialmente dell'imprenditoria e della cultura, che si propongono in particolare di incrementare un “turismo d'affari” verso e da Montecarlo e che quindi già vantano precisi legami con il Principato. E, appunto, anche a Trieste già operano una ventina circa di questi “ambasciatori” dello sviluppo economico reciproco, tra i quali la stessa Lilli Samer (sorella di Enrico e, a sua volta, managing director della  Samer & Co. Shipping), i quali, assieme agli altri componenti del seguito del Principe, sono stati al centro del successivo incontro svoltosi nel Salotto Azzurro del Municipio. Qui, nello storico salone che ha visto “transitare” nel corso dei decenni i più importanti personaggi giunti nella nostra Città, il Sindaco Dipiazza ha rivolto un nuovo indirizzo di saluto e di omaggio al Principe e a tutti i presenti, parlando di Alberto II come di “un ospite eccezionale, una personalità di altissimo livello che siamo felici di aver potuto incontrare e che vorremmo incontrare ancora e al più presto”. E proprio in tal senso Dipiazza ha immediatamente fatto invito al Sovrano a partecipare alla prossima “Barcolana” “per onorarci della Sua presenza” e così dare ancor maggiore lustro e sostegno “a una città che sta correndo e crescendo come mai”. Il Principe ha replicato affermando di essere davvero “molto contento di questa visita in questa bella città di Trieste”, iscrivendo quindi nel Libro d'Oro degli Ospiti illustri un significativo “Grazie per la vostra accoglienza, gentilezza e ospitalità”. Sempre in Salotto Azzurro il tradizionale scambio di doni ha visto il Sindaco Dipiazza offrire a Alberto di Monaco il raro “trittico” dei Sigilli storici del Comune di Trieste (il Trecentesco, il Sigillo di San Giusto e quello di Trieste Austriaca), dono che viene consegnato solo alle più importanti personalità. Ricambiato da una bella medaglia commemorativa del Principato. Subito dopo,  in Capo di Piazza, una piccola folla ha assistito alla cerimonia di scoprimento della targa celebrativa della "Via Alpina". Cerimonia sottolineata dagli applausi dei presenti e, ancora una volta, dal pubblico saluto del Sindaco Dipiazza che ha ribadito di aver oggi conosciuto nel Principe Alberto “una bellissima persona”. Il Principe, da parte sua, ha ribadito la sua grande contentezza per questa visita, indicando nella “Via Alpina” un ulteriore stimolo “a scoprire i legami forti che abbiamo e ad accrescere i rapporti fra queste due parti del Mediterraneo fra cui sussistono molte similitudini”. Augurando infine “molti e grandi successi, a una città molto bella, positivamente cambiata rispetto alla mia precedente visita (28 anni fa, n.d.r.) e oggi ricca di attività molto interessanti e di concrete possibilità di sviluppo.”  

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