Lo Stradivari di Pavel Berman protagonista di Enoarmonie, domenica concerto presso l'Abbazia di Rosazzo

La grande musica da camera torna a essere la protagonista indiscussa nel quarto concerto di Enoarmonie, la rassegna che sposa la musica di qualità con i migliori vini della regione.

Domenica 18 febbraio, eccezionalmente alle 11, sarà possibile ascoltare, in uno dei luoghi più suggestivi del Friuli, l'Abbazia di Rosazzo, il grande violinista Pavel Berman, figlio di Lazar, tra i massimi virtuosi della tastiera del XX secolo. Si esibirà con un Antonio Stradivari “Conte De Fontana” del 1702, dal valore inestimabile, strumento che fu di David Oistrach. Assieme al talentuoso pianista Giuliano Mazzoccante, Pavel Berman eseguirà un programma formato da due sonate fondamentali del repertorio romantico (l'unica scritta da Cesar Franck e la prima di Robert Schumann).

Il concerto si concluderà con la Campanella di Paganini. Enorelatore sarà Fabrizio Scipioni, musicologo romano e nota voce di Radio 3 Rai. «Il vino che sarà “sinestetizzato” all'intero concerto – anticipa Andrea Rucli, presidente della Gaggia – è l'Abbazia di Rosazzo, uno dei prodotti di punta dell’azienda Livio Felluga, partner di questo evento».

Pavel Berman, virtuoso dell'archetto, è anche apprezzato direttore d'orchestra. Ha diretto orchestre prestigiose, tra cui i Virtuosi Italiani, i Virtuosi di Mosca, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra di Padova e del Veneto, la Sinfonica Toscanini di Parma, l’Orchestra del Teatro La Fenice, la Rai di Torino e la Moscow Symphony Orchestra. Come violinista ha tenuto concerti nelle più prestigiose sale del mondo (Carnegie Hall, il Théâtre des Champs Elysées e la Salle Gaveau di Parigi, la Herkulessaal di Monaco, il Bunkakaikan di Tokyo, il Teatro alla Scala di Milano, il Palais des Beaux Arts di Bruxelles).

Tra le sue ultime registrazioni ci sono i cd per Dynamic dedicati a Prokofiev: le Sonate e i due concerti con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana e il dvd dei 24 Capricci di Paganini. Enoarmonie è sostenuto dalla Regione, dalla Fondazione Friuli, da Antonveneta e dalla Banca Popolare di Cividale.