Università di Trieste-Trieste Trasporti, sviluppo comune di attività legate a mobilità e innovazione

Roberto Di Lenarda: «La firma della convenzione è un traguardo importante nella realizzazione di sinergie sempre più efficaci fra l'ateneo e Trieste Trasporti»

Pier Giorgio Luccarini: «Determinati ad assicurare alla clientela servizi sempre più efficienti»

Aniello Semplice: «Nuovi bisogni, nuove esigenze, nuovi orizzonti in un territorio sempre più vivace: Trieste Trasporti, oggi parte del nuovo consorzio regionale Tpl Fvg, raccoglie la sfida»

Giovanni Longo: «Si apre oggi una stagione di confronto e condivisione per migliorare ulteriormente l’offerta di Trieste Trasporti, già di altissimo livello qualitativo»

L’Università degli Studi di Trieste e Trieste Trasporti hanno sottoscritto oggi al Caffè San Marco un protocollo di collaborazione per lo sviluppo comune di attività legate alla mobilità, all’innovazione, alla progettazione comunitaria, alla didattica e alla comunicazione. Alla firma del documento, insieme con il rettore Roberto Di Lenarda, hanno presenziato il presidente di Trieste Trasporti Pier Giorgio Luccarini, l’amministratore delegato Aniello Semplice, il direttore generale dell’Università di Trieste Sabrina Luccarini e il mobility manager dell’ateneo Giovanni Longo.

Aspetto centrale della convenzione, il miglioramento dei collegamenti fra le diverse sedi dell’ateneo e le aree residenziali o di svago degli studenti, in particolare nelle ore di punta e nelle fasce serali e notturne: l’Università, si legge nel documento, ambisce a fare di Trieste un polo residenziale, di formazione e di ricerca di rilievo internazionale e a questo fine si rendono necessari un confronto e una collaborazione costanti con le istituzioni e le imprese del territorio per garantire a docenti, ricercatori, personale amministrativo e studenti servizi idonei e di qualità. Infrastrutture, servizi e trasporti pubblici sono fra i principali fattori di attrattività di un territorio, poiché incidono significativamente sulla qualità della vita e contribuiscono a formare abitudini e modelli sociali e culturali. Anche per questo l’ateneo svolge periodicamente un’indagine per monitorare i livelli di soddisfazione e le abitudini di mobilità dei propri studenti: dei quasi 9 mila rispondenti, oltre il 50 per cento ha dichiarato nel 2018 di utilizzare i servizi di trasporto pubblico urbano e il 78 per cento si è detto complessivamente soddisfatto. Ma non sono mancate criticità: fra queste, l’affollamento delle linee dirette in piazzale Europa nelle ore di punta, i collegamenti notturni con le aree di svago e la mancanza di connessioni fra i diversi poli universitari. Trieste Trasporti, con questa convenzione, si impegna a migliorare progressivamente la qualità dell’offerta di mobilità pubblica e i collegamenti con le diverse sedi dell’ateneo sul territorio e, in particolare, a intensificare la direttrice fra piazza della Libertà e piazzale Europa, a istituire un collegamento diretto con l’ospedale di Cattinara e a sperimentare un servizio a chiamata notturno per assicurare agli studenti una modalità di trasporto moderna e flessibile fra le aree della movida triestina e le principali aree residenziali.

Il protocollo apre un cantiere comune anche in altri settori: dalla collaborazione per incentivare la sperimentazione e l’adozione di innovazioni tecnologiche e di processo al trasferimento di conoscenze, dalla partecipazione ad attività didattiche integrative alla partecipazione a progetti finanziati o cofinanziati con fondi privati, regionali, nazionali ed europei nel campo della mobilità.

«La firma della convenzione rappresenta un indubbio traguardo nella realizzazione di sinergie sempre più efficaci fra l'ateneo e Trieste Trasporti. Una sinergia» ha detto il rettore Roberto Di Lenarda «indirizzata principalmente a rispondere adeguatamente al fabbisogno delle migliaia di giovani che ogni giorno frequentano le nostre sedi a Trieste, ma anche dei tanti docenti, ricercatori e dipendenti, circa 20 mila persone in tutto, che lavorano per l’università. Una domanda di mobilità articolata e complessa, come hanno mostrato recenti studi realizzati dai nostri docenti di ingegneria dei trasporti: individuare soluzioni mirate per fare di Trieste un’eccellenza anche in termini di residenzialità studentesca è pertanto un compito a cui serve dedicarsi con sempre maggiore impegno e qualità, con ricadute positive di cui potrà senz’altro beneficiare il sistema città nel suo complesso».

«Siamo molto consapevoli, lo siamo sempre stati, della funzione e del ruolo dei trasporti pubblici nello sviluppo del territorio» ha detto il presidente di Trieste Trasporti Pier Giorgio Luccarini «e siamo pertanto determinati ad assicurare alla nostra clientela collegamenti e servizi sempre più efficienti, soprattutto in un contesto di qualità crescente come quello del nuovo contratto di servizio regionale. Poter inoltre condividere con l’Università un percorso di collaborazione e condivisione di conoscenze, competenze, esperienze è per noi motivo di orgoglio: crediamo fortemente nel valore della formazione e dello sviluppo delle persone e sono certo che questa convenzione avrà da subito ricadute e benefici tangibili».

«Le opportunità nascono dal confronto di idee» aggiunge Aniello Semplice, amministratore delegato di Trieste Trasporti «e questa è per noi una grande opportunità: l’Università e Trieste Trasporti intendono da oggi porre congiuntamente le basi per un potenziale sviluppo e consolidamento di iniziative finalizzate a reciproci scambi e collaborazioni e soprattutto a un miglioramento complessivo dell’offerta di mobilità per gli studenti dell’ateneo. Sappiamo oggi di non soddisfare pienamente il fabbisogno che gli studenti hanno manifestato sia attraverso le rilevazioni dell’Università e sia con strumenti più classici, come la partecipatissima petizione popolare con cui quasi 2 mila persone hanno evidenziato il tema dei collegamenti notturni. E d’altronde il notturno è ovunque uno dei punti deboli dei servizi pubblici di trasporto, principalmente per ragioni di sostenibilità economica e fattibilità tecnica: oggi però sono disponibili soluzioni innovative, moderne e flessibili in grado di dare risposte adeguate anche a questo tipo di esigenze. L’azienda, all’interno del nuovo consorzio regionale Tpl Fvg, raccoglie volentieri la sfida in un territorio che sa mostrarsi sempre più vivace».

«La mobilità è negli ultimi anni uno dei settori dove si stanno concentrando i maggiori investimenti in ricerca, tecnologia e creatività. Trasporti efficienti» dice Giovanni Longo, mobility manager dell’ateneo «contribuiscono a migliorare la qualità della vita e a rendere accessibili le aree periferiche, una città scarsamente servita è una città dove è più difficile studiare, lavorare e divertirsi. La correlazione fra trasporti efficienti e attrattività delle aree metropolitane è solida e dimostrata e anche l’Unione europea ne fa frequentemente cenno nei propri documenti di programmazione. È da qui che siamo partiti per predisporre questo protocollo: dalla convinzione che la mobilità pubblica debba essere parte integrante dell’offerta messa in campo da una città universitaria come la nostra. Quello di Trieste Trasporti è un ottimo servizio: con questa convenzione apriamo un terreno di confronto e condivisione per migliorarlo ulteriormente e per lavorare su una pluralità di tematiche, tecnologie e processi che negli anni a venire impatteranno significativamente sul comparto».