Lloyd, Deposito a vista. La collezione del Museo del Mare, nuova mostra al Magazzino 26

Inaugurata, al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, l'esposizione Lloyd, Deposito a vista. La collezione del Civico Museo del Mare,  organizzata dal Comune di Trieste-Assessorato alla Cultura, con il contributo della Fondazione CrTrieste e il sostegno della Trieste Trasporti.

Un'esposizione che volutamente non si intende definire come mera “mostra” (ovvero come qualcosa di provvisorio) in quanto vorrà rappresentare – come ha spiegato stamane in un'anteprima alla stampa l'Assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi -, in prospettiva prossima – e via via arricchendosi di nuovi reperti -, la Sezione “dedicata” al Lloyd (prima Austriaco e poi Triestino) di quel Civico Museo del Mare che l'Amministrazione Municipale intende trasferire completamente in questo prestigioso sito, fulcro, a sua volta, di un più ampio Polo Museale e culturale “transfrontaliero” (secondo la dizione con la quale, all'inizio di questa vicenda, si pervenne all'ottenimento dei 50 milioni da parte del Governo, ai fini della valorizzazione del Porto Vecchio sdemanializzato e trasferito alla competenza del Comune).

Anche in tal senso, va evidenziato che, dopo l'odierna inaugurazione, l'esposizione rimarrà quindi sempre visitabile, in modo “duraturo” e senza scadenze di sorta, con apertura settimanale da giovedì a domenica (e nei giorni festivi), dalle ore 10 alle 17, e ingresso libero proprio per incentivare la massima affluenza di pubblico e così contribuire a far visitare e conoscere questo sito e iniziare una via via più “organica” frequentazione del Porto Vecchio.

Ma va nel contempo anche precisato – è stato spiegato oggi – che “Lloyd, Deposito a vista” non sarà un “deposito immobile” ma, al contrario, un “percorso” in evoluzione che si proporrà di presentare progressivamente al pubblico innanzitutto tutti i "pezzi" della collezione del Lloyd attualmente presenti negli inventari del Civico Museo del Mare (“pezzi” come noto trasferiti al Comune dalla Regione che a sua volta li aveva acquisiti dalla Finmare “erede” del Lloyd), che ammontano esattamente a ben 6.195. Un “Deposito” e un “percorso” che punteranno perciò a far apprezzare fin da subito tutta la ricchezza qualitativa e quantitativa del fondo attuale, creando occasioni specifiche di visita, conoscenza e approfondimento, volendo diventare anche un punto di partenza e una “base” per ricerche e studi. E poi, in prospettiva, auspicando anche che la costituzione, concreta e visibile, di questo itinerario permanente attuale possa stimolare ulteriori donazioni, poichè la storia del Lloyd è lunga, articolata e complessa e per essere restituita appieno ha bisogno ancora di integrazioni e di apporti di cui è in parte nota l'esistenza.

Per quanto concerne il “volto” di questa prima e attuale “fase” di “Lloyd, Deposito a vista”, inaugurata oggi, esso è rappresentato dai primi 1.000 dei suddetti 6.195 pezzi disponibili, quindi da circa un sesto dei reperti in possesso. Una parte di essi è già stata sottoposta a un minuzioso restauro grazie a un contributo della Fondazione CRTrieste e molti di questa prima “tranche” erano stati già temporaneamente presentati al pubblico in occasione della mostra “Lloyd. Le navi di Trieste nel mondo” tenutasi nel 2016 alla Centrale Idrodinamica dello stesso Porto Vecchio.

“Ma oggi il Comune di Trieste, creando questa nuova e duratura esposizione nel Magazzino  26, compie un passo fondamentale nell'ottica della valorizzazione dell'importante fondo dell'ex Lloyd, in un contesto quanto mai appropriato”, ha rimarcato l'Assessore alla Cultura Giorgio Rossi in sede di presentazione, presenti anche i vertici della Fondazione CrTrieste con la neo-presidente Tiziana Benussi e il Segretario generale Paolo Santangelo, e, per il Comune, la direttrice del Servizio Promozione e Progetti Culturali Francesca Locci, la direttrice del Servizio Musei e Biblioteche Laura Carlini Fanfogna e la responsabile dei Musei Scientifici nonchè coordinatore scientifico dell'esposizione Patrizia Fasolato.

Una scelta, questa della collocazione del Museo del Mare in Porto Vecchio e dell'impiego del Magazzino 26 unicamente come contenitore museale-culturale e non per altri scopi (ovvero per l'iniziale ipotesi dell'ICGEB), che è stata fortemente rivendicata da Rossi, sottolineando come le “attività museali debbano venir considerate come assolutamente strategiche per lo sviluppo del turismo, e in particolare del turismo culturale, verso la nostra Città, ricca di motivi di attrazione in questo senso”.

Precisando poi come nella stessa direzione e progressiva miglior funzionalità e crescita del sito vadano letti anche la recentissima inaugurazione del nuovo grande parcheggio a Barcola Bovedo e i contatti in corso con la Trieste Trasporti per un adeguamento e rafforzamento dei collegamenti, anche al servizio del Porto Vecchio. Mentre grazie all'intervento dei Lavori Pubblici del Comune – ha ancora preannunciato – già entro il mese si potranno notare alcune prime visibili migliorie in quest'area (del “26” e magazzini vicini).

Ancora Rossi, mentre ha confermato l'intento di recuperare ulteriori reperti e alcune importanti parti mancanti degli archivi (tra cui una preziosa raccolta di fotografie e progetti), e ciò tramite ulteriori opportuni contatti con la Regione e con Italia Marittima, non ha mancato infine di vivamente ringraziare per l'apporto dato a questo atteso e desiderato “sbarco” dei Civici Musei in Porto Vecchio tutti coloro che vi hanno contribuito: Fondazione CrTrieste, Trieste Trasporti, dirigenti e funzionari comunali (in primis Locci, Carlini e Fasolato; ma poi anche il modellista Claudio Raini e Giuliana Possa e gli altri collaboratori per la presentazione, preparazione e didascalizzazione dei reperti esposti, come pure per il lungo precedente lavoro di gestione del Fondo Lloyd e di conservazione dei modelli e dei materiali), e ancora l'architetto Giovanni Panizon autore del progetto di allestimento (con Star Associati) e del progetto grafico.

E' toccato quindi a Laura Carlini Fanfogna ribadire il concetto di “work in progress” di “Lloyd, Deposito a vista”, “esposizione dinamica che dovrà essere in grado di far venire a Trieste turisti ma anche studiosi, poiché la storia di Trieste passa e si comprende attraverso la storia della sua marineria”.

E poi ancora Francesca Locci per delineare i principali aspetti organizzativi e logistici dell'iniziativa (innanzitutto l'apertura che, pur limitata per ora a quattro giorni alla settimana, da giovedì a domenica più i festivi, sarà però appunto duratura e non ristretta in un breve arco temporale).

Infine, Patrizia Fasolato che, anche nella veste di curatore e coordinatore scientifico, ha dato vita a un approfondito “giro” dell'esposizione, di fatto una prima, e molto approfondita e dettagliata, visita guidata, a beneficio dei presenti. Nel corso della quale ha presentato e illustrato tutte le nove sezioni in cui si articola “Lloyd, Deposito a vista”, dagli esordi della Compagnia  (nata nel 1833 come società assicurativa che “figliò” tre anni dopo, 1836, una sua prima “sezione” di navigazione, come pure, poco più tardi, anche una mitica “III Sezione” tipografica editoriale!) fino ai tempi d'oro del grande sviluppo a cavallo fra '800 e '900 e poi, dopo la Grande Guerra, alla ripresa degli anni '20 e '30 con le grandi navi bianche, le traversate oceaniche, le crociere (vedi qui sotto l'Elenco dettagliato delle Sezioni).

Nel complesso, tanto variegati quanto interessanti sono i 1000 reperti esposti: fra essi, antichi registri, documenti, pubblicazioni, divise, modelli e immagini di navi, dipinti, manifesti, fotografie, porcellane, argenti, orologi, armi, carte geografiche, bellissimi pezzi originali di strumentazione come sestanti, inclinometri, goniometri, fanali.

Evoluzione di scafi, motori, tecnologie e degli usi del viaggiare sono altrettante testimonianze di diverse epoche e vicende storiche: è sulla Victoria, elegante e veloce, che, negli anni '30, viene installato il primo sistema di aria condizionata, mentre sui transatlantici Vulcania e Saturnia le cabine hanno, per la prima volta, terrazzi privati. Già dall'Ottocento la cucina del Lloyd era nota come la “più squisita” e nel tempo tutti i servizi sono divenuti rinomati. Belle le sale comuni e le cabine decorate con le opere di importanti artisti, spazi progettati da architetti di riconosciuta fama, e l'accoglienza sulle navi del Lloyd è sempre a livello della grande tradizione alberghiera internazionale! Poi le navi passeggeri divennero mezzi di trasporto delle truppe, ospedali galleggianti, bersagli strategici nel tempo delle guerre....

Accattivante anche l'allestimento dell'esposizione che in alcuni punti tende a simulare il moto ondoso, il rumore del mare, il vento (opera di Tosetto Allestimenti), mentre gli audiovisivi presenti nelle sale sono stati realizzati (già in occasione della mostra “Lloyd. Le navi di Trieste nel mondo”) da Il Rossetti-Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

“Difficile stabilire – è stato osservato nella presentazione – quale sia il pezzo più importante o la sezione più significativa: ciò che emerge è la storia di una Compagnia che è stata espressione di una Città. Il Governatore Conte Stadion non esitò a dire, invertendo i rapporti, che “Trieste è il cuore del Lloyd”.

Apertura – come detto - “duratura”, tutte le settimane, da giovedì a domenica (e nei giorni festivi), dalle ore 10 alle 17, sempre con ingresso libero.

Aperture straordinarie con orario ampliato saranno effettuate per la "Barcolana", da giovedì 11 a domenica 14 ottobre, dalle 10 fino alle 18, e ancora, successivamente in occasione della manifestazione "Triestespresso", da giovedì 25 a sabato 27 ottobre, sempre con l'ampliamento dell'apertura fino alle ore 18.

“Lloyd, Deposito a vista. La collezione del Civico Museo del Mare” - LE 9 SEZIONI

  1. Trieste e il Lloyd: gli esordi
Dedicata ai ritratti dei fondatori e dei membri dei consigli di amministrazione della Società. Opere selezionate anche tenendo conto del rilievo degli autori: i dipinti recano le firme di Agujari e Scomparini. Vetrine con documenti e con gli atti delle diverse Fondazioni destinate a sostenere marinai e operai invalidi, vedove, orfani.
  1. La compagnia di navigazione
Raccoglie i modelli di navi utilizzate dal Lloyd a partire dagli scafi a pale fino ai piroscafi a elica e vapore. Una ricca sezione con documenti, fotografie, stampe illustra l'avvio delle prime rotte, l'apertura dell'Arsenale, i progetti per la sede del Lloyd e le importanti infrastrutture realizzate, dalla ferrovia di collegamento da Vienna a Trieste al taglio del canale di Suez.
  1. Navi e rotte
Sala dedicata ai più importanti modelli di nave dagli inizi del Novecento agli anni Settanta: dall'Helouan, realizzato dall'Arsenale Triestino nel 1911, alla portacontainer Lloydiana.

Acquarelli, dipinti, filmati, divise, volumi, documenti contestualizzano la crescita della flotta.

  1. La galleria Klodic
Selezione dei tanti dipinti a olio e pastelli dedicati alle navi del Lloyd da Paolo Klodic
  1. Libertatem Testor / Lloyd Triestino
Nel 1919, con la fine della Grande Guerra, il Lloyd Austriaco diventa Lloyd Triestino. La flotta si ricompone a fatica, ma nel 1927 le navi tornano a battere la bandiera della Società e a percorrere le rotte di un tempo. E' Gabriele d'Annunzio a comporre il motto “Libertatem Testor” che Guido Marussig traduce graficamente con la visione di Trieste turrita.
  1. Editoria e grafica
Sezione dedicata alla “III Sezione” del Lloyd, nata al fine di “produrre e smerciare opere letterarie e artistiche”. Vi sono esposte alcune delle prime edizioni e, soprattutto, la grande stagione della grafica pubblicitaria tra gli anni Venti e gli anni Sessanta. Sotto la guida di Astori, responsabile dell'ufficio stampa, operano artisti di primo piano, da Marcello Dudovich a Guido Marussig, Argio Orell, Oscar Hermann Lamb e molti altri.
  1. Victoria I e Victoria II
Due navi che hanno segnato la storia della crocieristica. La Victoria I, cui la rivista Domus dedica un numero speciale per la modernità degli arredi, del design e degli interventi artistici, diventa la nave simbolo degli anni Trenta.
  1. Stile di Bordo
La vita a bordo segnata dai pranzi, dalle pause nelle sale di lettura e scrittura, dalle passeggiate sui ponti animati anche da tanti giochi. La giornata trascorre attorno alle piscine, nelle verande e nei bar. Argenti, porcellane, dipinti, strumenti di bordo, grafiche, raccontano navi e viaggi.
  1. Australia
Dedicata a una delle più importanti navi degli anni Cinquanta.