Elisa incanta Trieste: ovazione del pubblico e triplo sold-out al Politeama Rossetti

Il concerto di Elisa al Teatro Stabile “Il Rossetti” è cominciato puntuale alle ore 21.00, quando l’opening act Terra Naomi, cantautrice statunitense Dopodiché è salita sul palco Elisa, che ha esordito con alcuni brani contenuti nel suo ultimo album Diari aperti, La prima canzone della scaletta è stata Come fosse adesso, seguita poi da Promettimi, è per finire Anche fragile, Qui tutto il pubblico in sala si è fatto sentire. La cantante ha proseguito con Tua per sempre, altra traccia presente nell’ultimo progetto. Tratto comune di queste prime quattro esibizioni è stato l’utilizzo del pianoforte, suonato dalla stessa cantautrice. Elisa ha poi cantato uno dei suoi più grandi ed apprezzati successi del passato, Eppure sentire (un senso di te), brano del 2007 che ha coinvolto il pubblico; un’altra perla intonata dalla cantante di Monfalcone mentre suonava il pianoforte è stata la hit in inglese Heaven out of hell, seguita dalla canzone Luce (tramonti a nord-est) incalzando il pubblico a cantare con lei come ricordo della sua terra. La cantante ha proseguito con Gift e ha successivamente intonato da sola, seduta sul palco, Quelli che restano, il duetto intimo con Francesco De Gregori. Dopo ben nove canzoni, Elisa si è concessa una pausa di dieci minuti ed è tornata a dare la carica al pubblico con uno dei suoi brani più amati e più suonati dalle radio italiane Se piovesse il tuo nome, secondo singolo estratto da Diari aperti. Ha abbandonato poi i pezzi pop ed è passata alle atmosfere elettroniche del brano L’anima vola, La partecipazione del pubblico è stata alta, l’intero teatro ha urlato a squarciagola le parole della canzone, così come in Stay, un vero e proprio cavallo di battaglia del repertorio di Elisa. L’artista è poi passata al rock con Rainbow, è seguito poi un pezzo più alternativo, A Prayer, Il concerto è proseguito poi con altri grandi successi in lingua inglese: dapprima Broken, poi Labyrinth, Cure me e infine No hero Un’altra carica rock alle undici di sera l’ha data Together, uno dei brani dal respiro più internazionale e dal testo più impegnativo scritto da Elisa; si continua poi con un pezzo più leggero, Tutta un’altra storia, tratto da Diari aperti. L’artista a questo punto saluta e ringrazia il pubblico ed abbandona il palco, ma in realtà torna poco dopo invocata a gran voce dal pubblico per regalarci le ultime due canzoni. A concludere il live ci pensano due dei pezzi in italiano più amati dal pubblico: Gli ostacoli del cuore e A modo tuo, canzone contenuta nell’album L’anima vola Prima di intonare quest’ultimo brano, l’artista ha così esordito: Questo è un po’ il mio augurio a tutti noi, me compresa, di andare sempre nel modo in cui abbiamo bisogno di andare. È una canzone che non ho scritto io, ma è tra le più belle canzoni che ho la fortuna di cantare. È dedicata soprattutto a tutti i bambini, ma io direi anche ai grandi. E quindi lo ripeto ancora una volta, che possiamo tutti andare nel modo in cui abbiamo bisogno di andare, essere noi stessi. Il coinvolgimento del pubblico qui è stato massimo, i presenti hanno cominciato a cantare a squarciagola le emozionanti parole del ritornello della canzone, che toccano le corde del cuore delle persone. A concerto terminato, Elisa non ha dimenticato di ringraziare i membri della band che la stanno accompagnando in questo tour, tra cui suo marito Andrea Rigonat, le coriste, i tecnici, tutti coloro che hanno reso possibile questo live e tutti coloro che vi hanno partecipato. Erano le 23.30 quando l’artista ha abbandonato il palco insieme alla band, tra l’entusiasmo ma allo stesso tempo il rammarico della gente per la conclusione di questo viaggio attraverso le sue canzoni, dopo circa due ore piene di musica (escludendo le esibizioni dell’opening act e la pausa). L’esecuzione vocale di Elisa è stata impeccabile durante tutto il concerto, senza alcuna sbavatura, le esibizioni live dei suoi pezzi non si sono discostate molto da quelle in studio. L’artista ha inoltre ben organizzato la scaletta, esordendo con brani più intimi e ballate pop al pianoforte tratti dal suo ultimo album, per poi scatenarsi con pezzi più elettropop e sperimentali e rock, abbracciando il suo passato e la lingua inglese e proponendo le canzoni più conosciute e più amate dai suoi fans, oltre a quelle contenute in Diari aperti. In conclusione la perla finale è stata A modo tuo, uno dei pezzi più intimi e personali da lei cantati, che ha riportato l’intero teatro in un’atmosfera più soft. È riuscita infine a coinvolgere e a far partecipare il pubblico, che dal canto suo, le ha dimostrato tutto il suo affetto qui a Trieste si è concessa di parlare anche in minima parte in dialetto per poi scoppiare in una risata che ha coinvolto tutto il pubblico, Questo live intimo nella dimensione del teatro ne è stata ancora una volta una conferma: a distanza di ventidue anni dal suo esordio Elisa rimane una delle certezze della musica Italiana nella sua naturalezza e poliedricità.