Ambasciatori Osce a Trieste, entusiasmo per il giro sul Delfino Verde

Dopo l'incontro istituzionale tenutosi in Prefettura e la Seconda sessione dei lavori del Meeting svoltasi nel primo pomeriggio di ieri all'Hotel Savoia Excelsior, gli Ambasciatori dei circa 50 Paesi che compongono il Consiglio permanente dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) sono stati guidati, nel tardo pomeriggio, dal Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza in una interessante visita di “osservazione dal mare” dell'ampio “waterfront” del Porto Vecchio; visita che i diplomatici hanno compiuto, assieme al Sindaco, a bordo del battello “Pinguino Verde” della Trieste Trasporti.

Dall'imbarcazione il Sindaco ha potuto, ancor più chiaramente che da terra, illustrare agli alti rappresentanti esteri tutte le enormi potenzialità di sviluppo e investimento che il riuso di questa vasta area dismessa di ben 65 ettari può consentire agli investitori interessati, pubblici o privati, dopo la nota sdemanializzazione di alcuni anni fa.

 Un riuso e un recupero che – ha spiegato Dipiazza - sono già in minima parte iniziati, offrendo i primi bellissimi ed esemplari risultati, come i perfettamente restaurati Magazzino 26 e Centrale Idrodinamica, o come la Sottostazione Elettrica che sarà la prossima sede del prestigioso ESOF 2020 (Euroscience Open Forum), la più grande manifestazione scientifica in Europa, ma che potranno raggiungere dei risultati senza precedenti quanto tutto questo grande spazio, con i suoi oltre 80 vetusti magazzini, potrà essere completamente riutilizzato, rivitalizzato e in tutto restituito alle civili attività.

Prospettive che hanno destato un vivo interesse fra i diplomatici presenti e che – va detto – si è trasformato in vero e proprio entusiasmo quando, proseguendo il tragitto marino fino a Miramare, si è dato modo di offrire agli ospiti uno sguardo ancor più completo sulla bellezza della Costiera triestina e dell'intero nostro paesaggio naturale, dal mare al Carso.

Un'”unione” dunque di forti potenzialità economiche, culturali e turistiche (particolarmente concentrate nel Porto Vecchio) da un lato, e di peculiarità naturalistiche davvero “uniche” del nostro territorio dall'altro, che, assieme, non mancheranno – da quanto è sembrato di capire - di lasciare un segno profondo in questi speciali “visitatori” di oggi.