“A ciascuno la propria maschera”, sabato a Palazzo Costanzi inaugurazione della mostra realizzata dall'associazione arts

SUA CUIQUE PERSONA (“a ciascuno la propria maschera”) [L’autoritratto come maschera e specchio] è il titolo dell’esibizione collettiva a cura di Alessandra Spigai che sarà inaugurata ufficialmente sabato 17 febbraio, alle ore 18.00, nella sala Umberto Veruda di palazzo Costanzi a Trieste. L'esposizione che resterà liberamente aperta al pubblico fino  all' 11 marzo (tutti i giorni con orario 10.00-13.00 e 17.00-20.00) si avvale della collaborazione critica di Matteo Gardonio e del testo di accompagnamento di Monica Mazzolini.

In una mostra insolita le diverse declinazioni su questo tema di Pablo Avendaño Chávarri (Spagna), Barbara Bonfilio (Italia), Michele Bubacco (Italia/Austria), casaluce/geiger (Italia/Austria), Roberto Del Frate (Italia), Davide Castronovo (Italia), Luca Coser (Italia), David Dalla Venezia (Italia), Cristina Fiorenza (Italia/Austria), Moira Franco (Italia), Anna Frida Madia (Italia/Francia), Manuel Larrea Graham (Messico), Ettore Greco (Italia), Filippo Manfroni (Italia), Delphi Morpurgo (Italia), Matisa Kazerooni (Iran), Rafal Pacześniak (Polonia), Errika Pontevichi (Italia), Banafsheh Rahmani (Iran, Austria, Italia), Alessandra Spigai (Italia), Alan Stefanato (Italia), Damir Stojnic (Croazia).

La suggestione tematica dell’esposizione nasce dall’esigenza di mettere a fuoco attraverso la tematica dell’autoritratto, le motivazioni profonde, a tratti misteriose, le volontà e specificità di autoriconoscibilità dell’artista, che nella scelta della rappresentazione di sè, presenta al mondo un’immagine ben precisa (e statica), una cristallizzazione anche temporale dell’identità raggiunta alla fine di una discesa intimistica, e la conseguente preferenza e selezione di un’immagine da mostrare, dietro alla quale porsi e di fronte alla quale rispecchiarsi nuovamente.

Il titolo della mostra nasce dalla citazione dell’opera cinquecentesca ad olio, attribuita al Ghirlandaio, custodita agli Uffizi di Firenze. Era comune dall’inizio del 500 proteggere i ritratti con lastre di legno sottili e scorrevoli, dette “coperte”. L’opera citata presenta un soggetto evocativo, una maschera simbolica, che copre l’immagine dipinta e l’iscrizione “SVA CVIQVE PERSONA.”

Terzo appuntamento di ArTS, associazione per il confronto delle arti contemporanee, che con questo evento vuole sottolineare la propria visione di confronto, contrasto e libertà di condivisione, sfidando, con il tema figurativo classico dell’autoritratto, ventidue artisti profondamente differenti, come provenienza, età, impronta stilista, prevenienza geografica. Un ventaglio di rappresentazioni del sé che ha l’intento di confrontare le singole autorappresentazioni con quelle degli altri, e insieme a loro diventare spettatori e attori dell’essere. Si genera così un coro di altri esseri, ognuno con la propria individualità e responsabilità di rappresentazione. La visione dell’autoritratto posta come invito al gioco, è infatti, contemporaneamente, impostura e verità profonda del nostro essere, travestimento e nudità, maschera e specchio. ArTS, punto di incontro e confronto di arte e artisti differenti nell’ambito di provenienza, di stile, di finalità, con questa esposizione corale intende portare il visitatore a misurarsi con l’intimità esistenziale dell’Artista, stimolata a usare un linguaggio figurativo, a volte per naturale inclinazione, a volte per accettare con sfida e ironia, le regole del gioco. Appare al visitatore un artista nudo, nudità che comprende il suo mascherarsi per l’apparire al mondo, e ancora il suo specchiarsi in essa, scoprendone lati nascosti o teatrali, e la consapevolezza del proprio essere, come necessità di rappresentarlo. Da segnalare che sarà presente per la visione il catalogo della mostra. Per maggiori informazioni: www.bearts.eu e su segreteria@bearts.eu e ≠39 3477892455 ( what’s app o sms)