Ministro regionale Luca Ciriani: "Premierato per dare stabilità ai governi"
"Abbiamo preso l'impegno di introdurre l'elezione diretta del premier per dare stabilita' ai governi e coerenza tra il voto e i governi stessi, sulla base dei modelli che esistono in tutti i Paesi occidentali". Lo dice Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento, in un'intervista al Corriere della Sera. Sul premierato "si e' raggiunto un punto di sintesi - spiega il ministro - tra la vocazione fortemente presidenziale della destra e il confronto che abbiamo avuto, sia in maggioranza, sia con le opposizioni a marzo. Questa formula salvaguarda il ruolo del Parlamento, perche' non sia troppo schiacciato sull'esecutivo". Ciriani ha poi puntualizzato che "Il capo dello Stato non viene toccato nei suoi poteri". Se lo scopo e' che i cittadini votino il premier, perche' inserite la possibilita' di un secondo premier non eletto? "Per impedire - risponde il ministro - che ci siano ancora governi tecnici come quello di Monti, non eletto dagli italiani, o come quello di Conte, arrivato al governo da perfetto sconosciuto". Un premio del 55% in Costituzione e' una forzatura? "Per avere il premier eletto direttamente, come un sindaco - replica il ministro - bisogna che goda di una maggioranza sufficiente per governare. Decideranno i tecnici se scriverlo con un numero o con un principio". Ciriani, infine, spiega di non temere che la riforma venga bocciata in un eventuale referendum come avvenne per quelle di di Berlusconi e Renzi. "Non abbiamo paura, non siamo degli sconsiderati. I cittadini vogliono scegliersi il loro governo. In Parlamento cercheremo il consenso di tutti, ma se si arrivasse al referendum siamo convinti che gli italiani la voteranno", conclude. (AGI)Red/Nat