Una 80ina di Sentinelle in Piedi in piazza Unità «No al decreto contro l'omofobia» (VIDEO)

Pubblichiamo da Salvatore Porro

Venerdì 10 luglio 2020 i fedeli cattolici (75 fissi con punte fino alle 90) erano presenti in Piazza Unità d'Italia  per contestare l'assurdo DDL Zan -Scalfarotto che verrà discusso in Parlamento in questo mese.

I promotori della legge sostengono che la libertà di parola non viene toccata (bontà loro), tuttavia noi oppositori sosteniamo che non è così. Secondo il sen. Quagliariello “quel Ddl prevede un reato di opinione… chi esprime un’ opinione senza usare violenza e offendere può essere incriminato”. E il card. Ruini concorda con lui: “Questo è un tipico esempio di dittatura del relativismo”.

In effetti la fattispecie dei reati, in questo Ddl, è così generica che la critica – per esempio – al matrimonio omosessuale o alla teoria del genere o ad altre richieste Lgbt, potrebbe domani essere impugnata e giudicata come “discriminazione” o “istigazione all’odio”.

C’è chi – anche in Vaticano – si pone con inquietudine una domanda: perfino il Papa, domani, potrebbe essere “inquisito” – in via di principio – in base alla legge, appena presentata in Parlamento, sull’omotransfobia? O potrebbero esserlo vescovi, preti e fedeli che ne riportano il magistero o seguono il Catechismo della Chiesa Cattolica nr.2358?

Papa Bergoglio, di certo, ha sempre manifestato comprensione e rispetto verso le persone omosessuali, condannando discriminazioni e violenze ai loro danni. Tuttavia sulle questioni relative all’omosessualità e al gender, si è espresso con parole che potrebbero urtare la suscettibilità del mondo Lgbt.

Il 1° ottobre 2016, papa Bergoglio, durante il viaggio in Georgia e Azerbaijan, incontrando i sacerdoti, il papa ha messo in guardia da “un grande nemico del matrimonio, oggi: la teoria del gender. Oggi c’è una guerra mondiale per distruggere il matrimonio. Oggi ci sono colonizzazioni ideologiche che distruggono, ma non si distrugge con le armi, si distrugge con le idee. Pertanto, bisogna difendersi dalle colonizzazioni ideologiche”.