Commissione su tram di Opicina, Pd: "ancora nessuna notizia su operatività e stazione di partenza"

Commissione su tram di Opicina, Pd: "ancora nessuna notizia su operatività e stazione di partenza"

"Due cose emergono dalla commissione di oggi: a 8 anni dallo stop, non si sa quando il tram di Opicina tornerà ad essere operativo e comunque, quando lo sarà, non partirà da piazza Oberdan." Lo affermano in una nota congiunta Giovanni Barbo, Rosanna Pucci e Luca Salvati, consiglieri comunali del Partito Democratico. "Mentre è in fase di redazione il regolamento, rimangono grosse incognite sui lavori ancora da effettuare: la riqualificazione del tratto fra piazza Oberdan e piazza Casali, in particolare, è appena in fase di progettazione e quindi anche qualora si metta rapidamente mano alle criticità che solleverà ANSFISA al termine dei tavoli tecnici, il tram alla ripartenza sarà attivo nella migliore delle ipotesi da piazza Dalmazia, se non da piazza Casali. Certo, sono solo un paio di centinaia di metri, ma appare assurdo e ingiustificabile che una Giunta che si riempie la bocca di turismo in 8 anni non abbia saputo riattivare uno dei simboli della nostra città, per il quale ha speso quasi 3 milioni di soldi pubblici senza ancora produrre il risultato. 

Abbiamo chiesto chi pagherà eventuali penali, abbiamo chiesto se si sta procedendo con la necessaria revisione della tratta funicolare e della sala macchine di Vetta Scorcola, che scadono nel 2026, per evitare la beffa che, a una ripartenza speriamo in tempi rapidi, segua un nuovo stop. Oggi l'assessore Lodi ha dichiarato di aver chiesto un incontro ad ANSFISA, ma che questo incontro è stato rifiutato. Ricordiamo che nel giugno del 2018, il medesimo soggetto era stato oggetto di pesanti attacchi dal Sindaco Dipiazza, che aveva attaccato l'allora USTIF e il dirigente del Ministero dei Trasporti per richieste che aveva definito assurde. Come sempre, quando fa comodo le colpe sono scaricate sull'organo tecnico, salvo poi sorprendersi quando l'organo tecnico chiede di mantenere distinti i piani. Ribadiamo che i problemi possono essere tecnici e burocratici, ma la responsabilità non può che essere politica e il dato di fatto è che siamo di fronte ad un colossale fallimento."