“Islam radicale? Infiltrato in scuole e social”: Cisint cita il report francese segreto (VIDEO)
Dalla difesa delle forze dell’ordine all’allarme islamismo radicale, passando per il Green Deal e la sicurezza urbana: l’europarlamentare Anna Cisint (Lega) ha affrontato senza filtri i principali nodi politici e sociali del momento nella diretta di Trieste Cafe condotta da Luca Marsi.
Solidarietà alla Polizia di Stato: “Insinuazioni gravi e infondate”
Durante l’inizio della trasmissione, trasmessa da Monfalcone, Cisint ha espresso “totale solidarietà alla Polizia di Stato”, criticando con forza il recente rapporto dell’ECRI (Commissione contro il razzismo del Consiglio d’Europa), che avrebbe accusato le forze dell’ordine italiane di comportamenti discriminatori. Ha definito tali affermazioni “vergognose, infondate e da condannare senza se e senza ma”, precisando che “l’ECRI non è nemmeno un organo dell’Unione europea” e annunciando di aver già presentato un’interrogazione parlamentare sul tema.
L’eurodeputata ha sostenuto che “non è colpa della Polizia se anni di politiche di sinistra hanno favorito l’arrivo di clandestini senza lavoro, spesso coinvolti in attività criminali”, sottolineando l’urgenza di un maggior supporto normativo per chi è chiamato a garantire la sicurezza pubblica.
Immigrazione e sicurezza: “La Lega è l’unica coerente”
Secondo Cisint, “serve un cambio radicale di rotta in Europa” rispetto alla gestione dell’immigrazione. Ha dichiarato che “la Lega è l’unica forza politica realmente coerente tra ciò che dice e ciò che vota al Parlamento europeo”, criticando i popolari europei – e indirettamente anche gli alleati di governo italiani – per “aver ceduto troppo spesso ai diktat ideologici del Green Deal e delle politiche immigrazioniste”.
“A Bruxelles e Strasburgo – ha aggiunto – siamo messi nel cordone sanitario come se fossimo appestati, ma rappresentiamo milioni di cittadini. Non ci fermeremo.”
Islam e radicalizzazione: “La democrazia è sotto attacco”
Cisint ha illustrato con preoccupazione i contenuti di un rapporto recentemente pubblicato in Francia, frutto di un’indagine durata un anno condotta da tre ministeri transalpini (Interno, Difesa ed Esteri), che descriverebbe un’espansione silenziosa ma pervasiva dell’ideologia islamista radicale. Secondo il documento, “i Fratelli Musulmani e gruppi radicalizzati stanno entrando nei gangli della società con strategie nuove e più subdole”, utilizzando moschee, scuole, associazioni e social network per diffondere un messaggio apparentemente moderato, ma con l’obiettivo finale di imporre la sharia.
Cisint ha sottolineato come “il Corano venga indicato da queste realtà come la vera Costituzione, in contrasto con l’ordinamento giuridico occidentale”. Ha quindi lanciato un monito: “Se non interveniamo adesso, rischiamo di scomparire culturalmente. Il velo integrale va vietato e le moschee irregolari devono essere chiuse, come stabilito dal Consiglio di Stato per Monfalcone.”
Dal Green Deal al lavoro: “La crisi l’ha creata l’Europa”
La diretta ha affrontato anche il tema dell’economia e dell’impatto del Green Deal, duramente criticato da Cisint per i danni “devastanti su agricoltura, pesca, automotive e piccole imprese”. Ha evidenziato come “la Lega abbia chiesto di azzerare quei provvedimenti, votando sempre in modo coerente per tutelare gli interessi italiani”, e ha accusato altri partiti della maggioranza di “doppiezza politica tra Roma e Bruxelles”.
Il modello Genova e il caso Fincantieri: “Sistema da cambiare”
In chiusura, Cisint ha commentato l’esito delle elezioni amministrative a Genova, dove il centrodestra ha perso, sottolineando come anche nel capoluogo ligure si registrino “tensioni sociali gravi legate alla gestione dei flussi migratori e ai subappalti a cascata di Fincantieri, con effetti simili a quelli visti a Monfalcone”. Ha definito la sinistra vincente “un’accozzaglia ideologica” e chiesto un cambio di rotta nei metodi industriali.
Stretta sui ricongiungimenti familiari e nuovi decreti sicurezza
Infine, Cisint ha rivendicato con orgoglio il risultato ottenuto dalla Lega in tema di ricongiungimenti familiari, affermando che “ora per ottenere il ricongiungimento serviranno almeno due anni di residenza e un alloggio certificato”. Ha inoltre ribadito il supporto al nuovo decreto sicurezza in discussione in Parlamento e sostenuto che “va fatto ancora di più, anche con una proposta di legge nazionale per vietare il velo integrale”.
Conclusione: “Dignità e legalità al centro dell’azione politica”
L’europarlamentare ha chiuso con un messaggio forte: “Serve agire adesso, in difesa della nostra identità, della dignità della donna, della legalità e della sicurezza. Non si tratta di politica, ma di responsabilità verso il nostro Paese e verso il futuro delle nuove generazioni.”