Trieste, controlli contro lo sfruttamento nel settore agricolo: scoperte irregolarità e attestati falsi (VIDEO)
Anche Trieste è stata coinvolta nella vasta operazione nazionale dell’Arma dei Carabinieri contro lo sfruttamento lavorativo nel settore agricolo. L’iniziativa, condotta dal 31 luglio all’11 agosto, ha visto impegnati i reparti territoriali – Stazioni, Tenenze e Compagnie – insieme al Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, con l’obiettivo di contrastare condotte illecite legate al lavoro nero e al caporalato.
In città, l’attività ha portato al sequestro di attestati di formazione falsi, emerso nell’ambito di controlli mirati a verificare la regolarità delle posizioni lavorative e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
I numeri dell’operazione nazionale
A livello nazionale sono state controllate 888 aziende, di cui 468 irregolari (52,70%). Sono state verificate 3.601 posizioni lavorative: 729 sono risultate irregolari (20,24%) e, tra queste, 196 riconducibili a lavoro “in nero”. Particolare attenzione è stata rivolta ai 1.557 lavoratori extracomunitari controllati, 79 dei quali impiegati senza regolare contratto e 30 risultati clandestini.
Durante le ispezioni, sono stati trovati 19 minori al lavoro, di cui 9 senza regolare assunzione. Sono stati inoltre disposti 113 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, 51 per lavoro nero e 50 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza, oltre a 42 diffide e 850 prescrizioni.
Denunce e sanzioni
Sono state deferite in stato di libertà 470 persone per reati che includono violazioni al Testo Unico sull’immigrazione, norme su salute e sicurezza, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (caporalato), falso ideologico e somministrazione fraudolenta di manodopera. Le sanzioni e ammende ammontano complessivamente a oltre 4,23 milioni di euro.
In un caso, a Perugia, è stato sequestrato un locale fatiscente adibito a dormitorio per lavoratori sfruttati; a Trieste, come detto, il sequestro ha riguardato attestati di formazione falsi.
Una strategia condivisa
I risultati, sottolinea l’Arma, sono frutto della sinergia tra i reparti territoriali e i Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro (NIL), che operano in stretta collaborazione con le Stazioni Carabinieri, forti della conoscenza diretta delle dinamiche socio-economiche locali.
Questa attività rientra in una strategia più ampia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento, condotta in collaborazione con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e in attuazione delle direttive del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
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