A Trieste si vola tra le nuvole in pollaio: altro che cabinovia, qui si caccia l’uovo d’oro
Altro che collegamento tra l’altipiano e il Porto Vecchio: la cabinovia di Trieste diventa un’attrazione da luna park nel visionario (e irresistibile) fotomontaggio che sta facendo il giro del web. Nell’immagine, che ha suscitato l’ilarità (e forse anche un po’ di nostalgia dell’infanzia) tra gli utenti, le cabine del futuro impianto a fune non sono le classiche capsule panoramiche, ma delle simpaticissime gondole a forma di gallina, complete di cresta rossa, becco arancione e piumaggio bianco puntinato.
Una scena surreale, ma così ben inserita nel contesto cittadino da sembrare quasi possibile: le galline-cabina “volano” silenziose sopra il lungomare di Barcola, sfiorando le chiome degli alberi, con il mare blu dell’Adriatico sullo sfondo e il Faro della Vittoria che osserva, perplesso. Il profilo urbano di Trieste sotto queste curiose navicelle assume un’aura quasi fiabesca: più che un'opera infrastrutturale, sembra il trailer di un film Pixar ambientato sul Carso.
una visione tra il sogno e la satira
“Più che una cabinovia, sembra una giostra uscita da Mirabilandia”, commenta qualcuno, mentre altri ci vedono “una perfetta attrazione per bambini e gallinofili”. La verità è che, tra ironia e creatività, questa rappresentazione pop del progetto solleva una riflessione leggera ma pungente: quanto sarà accettata la cabinovia dai triestini? E se davvero diventasse un’attrazione per turisti e famiglie, non sarebbe poi così male?
In fondo, questa bizzarra elaborazione grafica dimostra che i triestini non perdono mai il loro spirito ironico – neanche di fronte a un’opera pubblica che continua a far discutere. Anzi, proprio grazie alla satira e all’inventiva, riescono a stemperare le tensioni del dibattito e a sorridere di ciò che ancora deve prendere forma.
una Trieste sospesa tra tradizione e fantasia
Certo, nessuno si aspetta davvero di salire su una gallina gigante per andare dal Porto Vecchio all’Obelisco, ma l’immagine colpisce perché sdrammatizza e al tempo stesso stimola la fantasia. Perché non immaginare una città capace di osare, anche con un pizzico di humor?
In attesa di sapere se e come verrà realizzato l’impianto, i triestini si concedono un po’ di leggerezza, e tra una risata e un meme, dimostrano ancora una volta di saper prendere in mano il dibattito... anche con un cresta in testa.