Eventi: Regione, mai venga meno riconoscenza e gratitudine per caduti

Il ricordo di chi, con senso del dovere, ha sacrificato la propria vita per la Patria non può mai essere dimenticato, perché i valori che uniscono la comunità nazionale hanno come fondamenta la memoria di quei caduti per i quali non deve venir mai meno la gratitudine e la riconoscenza di tutti gli italiani. Questo, in sintesi, il concetto espresso oggi a Trieste dall'assessore regionale alle Autonomie locali a margine della cerimonia che si è svolta presso il Monumento ai Caduti sul Colle di San Giusto e dedicata al centenario dell'Istituto del Nastro Azzurro, costituito nel 1923 da un gruppo di decorati della Grande Guerra. Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, momenti come questo, onorati con la preghiera e la deposizione delle corone, ci proiettano nell'attualità, dove lo scenario internazionale vede dopo un più di un anno ancora in essere il conflitto in Ucraina. A tal riguardo proprio le esperienze passate della storia italiana fanno comprendere in maniera nitida la distinzione tra chi invade un'altra nazione e chi invece combatte per difendere la propria. Così come, rispettando il dolore di tante famiglie causato dalla perdita dei propri cari, ci deve sempre essere la consapevolezza che il ricorso alle armi non può precludere alla ricerca di un accordo per ristabilire la pace e interrompere le ostilità. In questo senso, come ha sottolineato l'assessore, c'è l'esperienza del percorso di riappacificazione che ha contraddistinto il dopoguerra di questi territori del confine orientale, che pur hanno visto per troppi anni non riconosciuti dalla storiografia ufficiale drammi come l'esodo istriano e dalmata e le foibe. Infine il rappresentante dell'Esecutivo regionale ha colto l'occasione per rimarcare la professionalità dei militari italiani impegnati nelle missioni di pace internazionali a difesa di quei valori di giustizia e libertà che sono le radici dello Stato democratico.