Nasce la comunità digitale Italian Districts, acquistare beni per aiutare la comunità del territorio

La pandemia relativa al Covid-19 ha reso evidente la necessità di un nuovo modello economico, basato su di una cultura lavorativa fortemente radicata sul territorio. Non si tratta però di un ritorno alle origini, quanto piuttosto di un nuovo approccio contestualizzato su un rapporto tra clienti e commercianti che ha sviluppato esigenze che negli ultimi anni sono sensibilmente evolute.

Le mutate necessità dei consumatori hanno messo i commercianti nella condizione di dover creare nuovi servizi per consolidare il rapporto creatosi o per allargare il proprio bacino d’utenza.

L’esigenza di ripartire dall’economia di quartiere passa attraverso la valorizzazione della produzione locale ed in tal senso si può utilizzare quanto di meglio la tecnologia mette a disposizione.

Proprio in tale ambito si inserisce Italian Districts, che si pone l’obiettivo di costruire vere e proprie comunità familiari e commerciali all’interno dei vari distretti metropolitani, valorizzarle e renderle attive e fruibili in un mercato digitale di nuova concezione, che affiancherà ad una replica virtuale del negozio reale la possibilità di coinvolgere in prima persona commercianti e clienti nell’appoggiare importanti cause di solidarietà.

L’idea nasce dal successo ottenuto dal circuito “Siamo Trieste”, costruito per fornire un sostegno concreto e fattivo alla Pallacanestro Trieste, destinataria di quanto generato attraverso gli acquisti dei soci negli esercizi convenzionati.

Nel capoluogo giuliano è stato creato un distretto commerciale composto da commercianti, professionisti e ristoratori che si sono resi disponibili a retrocedere alla causa una parte del proprio incasso (cashmove), puntando poi a recuperarlo grazie ad un incremento dei consumi, determinato da quell’incontro tra domanda ed offerta che il circuito genera in maniera naturale. Il tutto senza alcun costo aggiuntivo per i consumatori che, anzi, oltre a poter accumulare punti (denominati “bricks”) da utilizzare successivamente per ottenere premi, si sentono maggiormente coinvolti a livello sociale nei confronti dell’ente cui sanno a priori sarà destinata una parte di quanto spendono.

Italian Districts non si ferma però ai singoli ambiti locali, perché eliminando i confini geografici riesce a far evolvere il senso di appartenenza alle singole comunità verso una comunità nazionale fatta di persone unite dal medesimo obiettivo e che possono diventare ambasciatori della propria causa, anche se non direttamente legata al proprio territorio.

"Italian Districts mette oggi la sua prima pietra” – afferma il Presidente Alessandro Martelli – “e ci stiamo organizzando al meglio per aprire ad ogni tipo di attività commerciale anche il nostro marketplace a partire dal prossimo 1° luglio.

Quest’ultimo rappresenterà anche la base di quel sistema integrato che creeremo tra tutti i distretti d’Italia in cui nasceranno sistemi sulla falsariga di quanto fatto con Siamo Trieste, di cui Italian Districts è la naturale evoluzione.” Riavvicinare sensibilmente consumatori e distributori, mettere in evidenza le eccellenze produttive, evolvere la condivisione generando solidarietà diretta, creare nuovi punti di riferimento sul territorio, connettere mondi diversi e realtà lontane: questa, in sintesi, la sfida che si pone Italian Districts nel promuovere questa nuova comunità digitale che tutela in primo luogo il Made in Italy.