Donatori Sangue di Trieste: «Fortissimo calo di donazioni, rischio peggioramento»
Pubblichiamo da Associazione Donatori Sangue
Poiché si dona solo su prenotazione, nell'ultimo periodo l’Associazione Donatori Sangue di Trieste ha riscontrato un calo fortissimo di nuovi donatori che potrebbe peggiorare con l’arrivo della stagione estiva. Per promuovere un maggior afflusso di donatori consapevoli ha lanciato una campagna di sensibilizzazione attraverso i canali social e via whatsapp, creando una catena informativa in cui è possibile leggere le cause di esclusione che servono per comprendere i parametri di base per poter diventare donatori di sangue. L’ADS Trieste ha messo a disposizione i propri numeri: 040764920 e 3348045190 (messaggio whatsapp) in modo tale da dare istruzioni anche riguardo le nuove regole per il COVID-19.
Si ricorda che per diventare donatori è necessario godere di buona salute, pesare almeno 50 kg ed essere maggiorenni; il giorno della donazione è consigliabile fare una leggera colazione evitando latticini e cibi grassi, è inoltre importante bere molta acqua anche il giorno prima.
DONATORI/LAVORATORI DIPENDENTI
È bene sapere che a tutti i lavoratori, a prescindere dal settore, purché assicurati presso l’INPS, spetta il giorno libero retribuito, calcolato su 24 ore a partire dal momento in cui il lavoratore si è assentato per donare il sangue prendendo a riferimento l’ora identificata sul certificato medico rilasciato, a seguito della donazione di sangue, dai centri autorizzati dal Ministero.
DONATORI IN CIG/CIGS
Per i lavoratori in cig e cigs, il cui trattamento è a carico dell’INPS, si sottolinea che prevale l’istituto della donazione sangue sulla Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria, pertanto spetta loro, in caso di donazione, la giornata di riposo e la retribuzione e in caso di inidoneità è garantita la retribuzione per il tempo necessario all’accertamento dell’idoneità e procedure correlate, mentre le ore restanti saranno ore di lavoro o di cassa integrazione.
L’APPELLO DEL PRES. ADS ENNIO FURLANI
«Ho avuto modo di constatare che la percentuale di Cittadini che si avvicinano alla donazione non ha mai superato il 4,5 % della Popolazione. Ciò sta a significare che negli anni tutte le vicissitudini che si sono abbattute su noi e che, bene o male, abbiamo superato, compresa l'ultima che stiamo ancora vivendo, non sono state in grado di far sì che tutta la Popolazione abile si convincesse ad unirsi a noi per alleviare i disagi degli Ammalati. Ho iniziato a donare nel 1959, cinque anni prima che l'A.D.S. nascesse, ho continuato perché credo in quanto ho fatto e che sto facendo. I Donatori donano per coloro che sono meno fortunati di noi, che abbisognano di sangue per sopravvivere o per superare malattie che, altrimenti, li potrebbero portare anche alla morte. Per tale ragione invito coloro che godono di un buono stato di salute a contattarci e a prenotare una donazione.»