Teatro Verdi, Russo: "Centrodestra triestino ricade ancora una volta nella “passione” per le poltrone"

Teatro Verdi, Russo: "Centrodestra triestino ricade ancora una volta nella “passione” per le poltrone"

«Il centrodestra triestino e del Fvg ricade ancora una volta nella “passione” per le poltrone. La pessima pagina sul porto di Trieste pare non aver insegnato nulla: la vicenda del Teatro Verdi è difatti un vero scandalo che ripete e conferma uno schema già visto troppe volte». Lo afferma il consigliere regionale Francesco Russo (Pd) intervenendo nel dibattito sul teatro Verdi di Trieste.

«Il centrodestra – continua Russo – è capace solo di litigare al proprio interno per aggiudicarsi il maggior numero di poltrone possibile senza tenere in nessuna considerazione i profili e le professionalità che davvero servono al territorio. Un film già visto per l’Autorità Portuale rimasta senza guida per più di 500 giorni e ancora oggi in attesa di veder completate le nomine della sua governance mentre Trieste perde il traffico che gli altri porti dell’Adriatico guadagnano». Anche la nomina del nuovo Sovraintendente, afferma ancora Russo «è ostaggio da mesi degli scontri fra Fratelli d’Italia e il resto della coalizione, con il risultato che da giugno siamo ancora in attesa del suo sostituto». Lo storico Teatro Verdi, prosegue l'esponente dem «rischia, invece, di perdere un manager che negli ultimi anni ha aumentato il pubblico, migliorato l’offerta, risanato i bilanci. Un sovraintendente nominato dal centrodestra che ha l’unica colpa di non stare simpatico a quelli che comandano oggi. Spetta ora al sindaco Dipiazza dimostrare che ha ancora almeno un po' di voce in capitolo sul futuro delle principali istituzioni cittadine. E che è capace di evitare che il teatro Verdi, che è ancora dei triestini, non venga svenduto al primo che passa in nome di una lottizzazione inaccettabile». Infine, l'ultima stoccata: «Purtroppo le voci di queste ore non fanno ulteriormente ben sperare. Se fosse confermata l’indiscrezione che dopo essere stata cacciata da Venezia, Beatrice Venezi potrebbe trovare uno strapuntino a Trieste, sarebbe la conferma del fatto che la destra non ha nessun rispetto per la nostra città e per i suo simboli e che è davvero ora di voltare pagina».