Meno posti letto per i borsisti, AT: "inaccettabile in una città ad alta tensione abitativa"
Trieste, 04 luglio 2023 - Adesso Trieste torna sul tema del caro affitti in città, questa volta rispetto al caso degli alloggi per studentesse e studenti universitari. A seguito della campagna sulla casa lanciata dai municipalisti il mese scorso, con l’interrogazione e la mozione presentata rispettivamente alla Giunta e al consiglio comunale dal capogruppo Riccardo Laterza, Massolino ha presentato un’interrogazione nell’assise regionale relativamente a quanto di competenza dell’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio. Sotto accusa le decine di posti letto sottratti agli studenti idonei secondo i requisiti di merito e di reddito che sono stati invece trasformati in 30 mini-alloggi di lusso, affittati dall’ARDiS a ben 400 euro al mese e rimasti pertanto perlopiù vuoti. Il prezzo è infatti in linea con quello del mercato privato a Trieste, ben al di sopra delle possibilità di chi è rimasto fuori dalle assegnazioni e che si vede riconoscere un contributo sostitutivo di 1200 euro annui, sicuramente insufficienti a coprire i costi di un posto letto.
“La risposta ricevuta in aula alla mia interrogazione conferma quanto avevamo appreso - dichiara la consigliera Massolino -: studentesse e studenti idonei ma non beneficiari di posto alloggio, e al contempo mini-alloggi di lusso affittati a prezzi di mercato che rimangono vuoti. Nonostante questo, l’ARDiS non intende correre ai ripari, e riconferma la stessa linea per il bando appena pubblicato, in scadenza il primo d’agosto, e l’Assessore arriva addirittura a giocare la carta del covid come giustificazione. Una scelta che certo non va nella direzione di garantire il diritto a raggiungere i gradi più alti degli studi, riconosciuto dall’Art. 34 della nostra Costituzione ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi. Vigileremo sui risultati delle assegnazioni per il prossimo anno accademico”.
“Il fatto che un’agenzia pubblica come ARDiS si metta a operare nel mercato come se fosse un privato qualsiasi, in un momento in cui il disagio abitativo degli studenti è sempre più forte a causa degli affitti alle stelle e del calo di alloggi disponibili, è una mossa che rasenta l’assurdo - aggiunge Riccardo Laterza, Capogruppo di Adesso Trieste in Consiglio Comunale -. Per noi le istituzioni pubbliche dovrebbero difendere innanzitutto i diritti e gli interessi di chi ha meno disponibilità economica, e anche per questo rinnoviamo la richiesta di informazioni sul patrimonio abitativo di proprietà comunale oggi inutilizzato, che potrebbe essere impiegato per rispondere alle diverse emergenze abitative del territorio”.