«Mascherine per polizia penitenziaria all'interno del Coroneo insufficienti per garantire sicurezza»

«Il Consigliere Comunale Andrea Cavazzini denuncia la tipologia di fornitura delle mascherine di protezione all'interno della Casa Circondariale di Trieste Pensiamo allo stress al quale, giornalmente, gli agenti della Polizia Penitenziaria sono sottoposti per gestire una situazione, da decenni, in sofferenza». Lo sottolinea il consigliere comunale Andrea Cavazzini.

«Pensiamo - ancora - che ogni agente è anche un uomo che giornalmente si reca nella propria abitazione, frequenta i supermercati e, come tutti, è a rischio di contagio. L'agente si deve recare sul posto di lavoro e si vede consegnare delle mascherine come quelle raffigurate nella fotografia allegata. Sono forse idonee allo scopo quando non si può per la tipologia di servizio, come i semplici controlli sulla persona, mantenere nemmeno il metro di distanza?»

«E pensiamo - conclude -  a che cosa potrebbe accadere se all'interno dell'Istituto Penitenziario dovesse iniziare a diffondersi il Coronavirus; Non vi sarebbe alcuna possibilità di isolare i singoli detenuti e, qualora gli agenti dovessero essere collocati in quarantena casalinga, il personale verrebbe meno e si pregiudicherebbe la stessa funzionalità dell'Istituto».

É necessario che siano forniti dispositivi idonei per garantire la sicurezza individuale e far sì che si possa prevenire ciò che nessuno si auspica.