No Borders Music Festival, dodicimila ai Laghi di Fusine per la giornata dei record

Quando la natura incontra la musica (e che musica) può succedere qualcosa di davvero unico, indescrivibile e indimenticabile, oltre i confini linguistici, etnici, sociali, geografici e anche musicali.

È proprio ciò che è accaduto oggi ai Laghi di Fusine – al confine tra Italia, Austria e Slovenia – per il No Borders Music Festival, confermatasi la più amata e apprezzata rassegna musicale del Friuli Venezia Giulia e una delle più importanti a livello nazionale e internazionale.

Quasi 12 mila presenze (record assoluto per il festival!) nell’arco della giornata odierna. Giovani, adulti, bambini, nonni, sono saliti ai Laghi di Fusine a piedi, in bicicletta e con i bus navetta messi a disposizione gratuitamente dall’organizzazione gli spettatori per vivere una giornata diversa, per ammirare da vicino la bellezza dei laghi di origine glaciale posti alla base della catena montuosa del Gruppo del monte Mangart che hanno mostrato le loro infinte gamme di colori dipingendo il bosco e i laghi con sfumature uniche, grazie anche alla magia dei suoni prodotti da star nazionali e internazionali di infinito spessore artistico e soprattutto umano. Quattro concerti per un Festival nel festival e soprattutto per una vera festa della musica in mezzo alla natura.

La giornata che entra di diritto nella storia del No Borders Music Festival, giunto alla sua ventiquattresima edizione, ha preso il via già alle 8:30 del mattino con “Lake Sound”, il Concerto del Risveglio sulla zattera posizionata al centro del Lago Superiore e il pubblico seduto attorno che ha applaudito dall’inizio alla fine la super band cosmopolita composta da Trilok Gurtu alle percussioni, Roy Paci alla tromba, Jacques Morelenbaum al violoncello e Carlo Cantini al violino, esibitasi per la prima volta insieme, appositamente per il festival, realizzando una sorta di “suite” di quasi un’ora e un quarto che ha letteralmente trasportato il pubblico in un viaggio dall’India di Trilok al Brasile di Morelenbaum, passando per l’Italia di Roy Paci e Carlo Cantini. Un viaggio nel viaggio. Anche questo è No Borders, ovvero il fascino dei suoi luoghi in grado di inebriare l’arte dei musicisti dando vita a esibizioni e formazioni davvero uniche.

Dopo un break tecnico necessario per preparare il palco principale sul prato del Lago Superiore, alle 12 è partito “Al Pascolo. Concerto per bestie e uomini”, l’atto unico di Vinicio Capossela pensato per il pubblico eterogeneo del Festival che per la prima volta ha potuto ascoltare, cantare e ballare i brani dell’ultimo album “Ballate per uomini e bestie”, un’opera dalla enorme forza espressiva che si è già aggiudicato la Targa Tenco 2019 per il “Migliore Disco dell’Anno”, ovvero il maggiore riconoscimento della canzone d’autore italiana.

A seguire è stata la volta di Levante, la star del nuovo pop italiano, icona di stile naturale e versatile, che è stata applaudita e acclamata per tutta l’ora della sua intensa esibizione con i brani che l’hanno fatta conoscere al grande pubblico (da Alfonso a Sei un pezzo di me) e Lo Stretto Necessario, il brano realizzato assieme a Carmen Consoli che anticipa il suo nuovo album di inediti “Magmamemoria”, in uscita il prossimo 4 ottobre. E poi il gran finale danzereccio con la Plaza Francia Orchestra, il progetto 3.0 di Christopher Müller ed Eduardo Makaroff dei mitici Gotan Project che ha fatto ballare tutto il pubblico al ritmo di tango elettronico, l’inconfondibile cifra stilistica di una delle più importanti band del nuovo millennio.

Si è confermata davvero una formula vincente, quella della musica in mezzo alla natura, fortemente voluta dal No Borders Music Festival che proseguirà con tre appuntamenti al Rifugio Gilberti a Sella Nevea: il concerto acustico di Morelenbaum in programma alle 9:30 di domenica 4 agosto, il “Mystery Concert” – il concerto segreto senza annunciare l’artista – in programma domenica 11 agosto e infine il concerto finale con Max Gazzè previsto alle ore 14:00 di mercoledì 14 agosto per un’edizione davvero infinita!