Trieste, telefonata da “finti carabinieri”: tentano di truffarla con la scusa di un incidente del figlio
Una cittadina triestina lancia l’allarme: pochi minuti prima aveva ricevuto una telefonata da parte di sedicenti carabinieri che, con un racconto ben costruito, hanno cercato di estorcerle denaro.
Secondo quanto riferito, l’interlocutore si è presentato come appartenente all’Arma, sostenendo che il figlio della donna fosse rimasto coinvolto in un incidente stradale. A suo dire, il ragazzo “non si era fatto nulla”, ma avrebbe investito “una signora in gravidanza” e, qualora il bambino non fosse sopravvissuto, il giovane sarebbe finito “in carcere per direttissima”.
A quel punto, i truffatori hanno aggiunto che il fratello del ragazzo si stava recando in caserma per parlare con un avvocato, presentato come “un certo Molinari”. L’obiettivo, chiaro, era estorcere denaro: i malviventi hanno fatto intendere che servisse una somma per “coprire” le spese legali dell’avvocato.
La donna, insospettita, non è caduta nella trappola: ha verificato immediatamente le condizioni del figlio, trovandolo perfettamente sano e al sicuro. Nessun incidente, nessun fermo, nessuna gravidanza in pericolo.
“Attenzione, è una truffa! – ha scritto sui social – Mio figlio sta benissimo, non è successo nulla. Condividete, è accaduto a me pochi minuti fa qui a Trieste”.
Le forze dell’ordine ricordano che in casi simili non bisogna mai fornire dati personali, non consegnare denaro e contattare immediatamente il 112 per segnalare l’accaduto.