Seba sbarca a Verissimo per la prima volta!: “Non ho fatto del male a Lilly. La amavo e voglio solo la verità”

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Seba sbarca a Verissimo per la prima volta!: “Non ho fatto del male a Lilly. La amavo e voglio solo la verità”

Per la prima volta, Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovic, è intervenuto ieri pomeriggio in diretta a Verissimo, il programma di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin, parlando a cuore aperto del dramma che da quasi quattro anni tiene con il fiato sospeso Trieste e tutta Italia.

Visintin, unico indagato per l’omicidio volontario della moglie, ha ribadito la propria innocenza e raccontato con voce ferma e commossa la storia d’amore che lo ha legato a Liliana per 32 anni.

“Io amavo Liliana. Non ho mai fatto del male a nessuno”

“Non ho mai fatto del male a nessuno, tantomeno a Liliana. L’ho sempre amata e non smetterò mai di farlo”, ha dichiarato Sebastiano Visintin nello studio di Verissimo.
Durante l’intervista, l’uomo ha spiegato di non avere alcun timore nei confronti delle indagini: “Sono tranquillo, ho aperto la porta a tutti. Se hanno qualcosa contro di me, che me lo dicano. Io voglio solo sapere la verità”.

Riguardo alla recente perquisizione e alla GoPro sequestrata, Visintin ha spiegato: “Me l’hanno chiesta, gliel’ho data subito. Ma quella videocamera era già stata in mano agli inquirenti. Dentro ci sono solo video di viaggi, gite, sentieri e ricordi”.

“Con Liliana avevamo tanti progetti. Volevamo trasferirci e viaggiare”

L’ex fotoreporter ha raccontato anche dei momenti vissuti con la moglie poco prima della scomparsa: “Eravamo felici, parlavamo di trasferirci in un appartamento più piccolo, più comodo. Stavamo organizzando un viaggio in Brasile per febbraio. Non c’era nessuna crisi”.

Negando l’ipotesi di separazione, Visintin ha aggiunto: “Liliana non mi avrebbe mai lasciato. Avevamo i nostri alti e bassi come tutti, ma ci univa l’amore per la natura e le cose semplici”.

Il dolore e le domande ancora senza risposta

Durante la lunga intervista, l’uomo ha ricordato i 21 giorni di angoscia tra la scomparsa e il ritrovamento del corpo: “È stato un dolore continuo. Ogni sera tornavo a casa e mi chiedevo cosa non avessi visto, cosa non avessi capito”.

Sulla teoria dell’amicizia tra Liliana e Claudio Sterpin, Visintin ha commentato: “Per me erano solo amici. Non posso credere che ci fosse qualcosa di più. Alcune sue dichiarazioni sono state irrispettose verso Liliana, che non può più difendersi”.

Infine, parlando di sé, ha aggiunto: “Mi hanno dipinto in mille modi, ma io sono sempre lo stesso. Ho perso mia moglie, e con lei la mia vita. Voglio solo che venga fuori la verità”.

Un caso ancora aperto

Il caso di Liliana Resinovic, scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 5 gennaio 2022, resta uno dei misteri più discussi degli ultimi anni.
Dopo la prima perizia che ipotizzava un suicidio, le indagini hanno preso una nuova direzione con la riesumazione del corpo e una seconda consulenza che parla invece di morte per asfissia provocata da terzi.

Visintin resta l’unico indagato, ma continua a professare la propria innocenza, ribadendo: “Non mi spaventa essere indagato. Mi spaventa non sapere cosa sia davvero successo a Liliana”.