Sara Gama, da Trieste a capitana della Nazionale: "finalmente un futuro per il professionismo femminile"

La calciatrice triestina Sara Gama, capitana della Juventus e della Nazionale, a poche settimane dai Mondiali in Australia, è stata intervistata dalla pagina di Fanpage e ha affermato quanto segue, augurandosi che "ogni bambina in Italia deve poter giocare a calcio, oggi non è ancora così". "C'è un cambiamento culturale in atto. In poco tempo abbiamo fatto un passaggio al professionismo, e molti investimenti sul professionismo femminile, che hanno fatto da traino a tutti gli altri club. Ciò ha portato la nazionale ad avere atlete più preparate e quindi a dare una prospettiva alle ragazze", ha spiegato la calciatrice. "Mi auguro di lasciare in eredità la voglia e l'entusiasmo e la passione con cui ho praticato il mio sport". Essere capitana della nazionale è onore e responsabilità, è un ruolo di maggior peso ma ciò che conta "è la gioia che si prova vestendo la maglia azzurra". "Anche se sembra una banalità, in Italia non vedevi mai una sportiva comparire in uno spot, o a che solo notare che i generi si mescolino nei ruoli", ha notato la campionessa, concludendo che "ho fatto la Consigliera federale nel 2017, sono attiva in politica sportiva, e ho fatto un corso da direttore sportivo. Chissà cosa potrei ritrovarmi a fare in futuro, magari anche non prettamente nel campo calcistico".