“Piedi sui sedili e prese in giro alle vecchiette”: la denuncia dura di Brigida sui maranza triestini (VIDEO)

“Piedi sui sedili e prese in giro alle vecchiette”: la denuncia dura di Brigida sui maranza triestini (VIDEO)

Ospite ai microfoni di Trieste Cafe, l’amatissima Brigida, volto noto del dating show di Canale 5 Uomini e Donne, ha espresso un forte appello in merito alla criminalità e al degrado urbano che sempre più spesso coinvolgono giovani e giovanissimi nella città di Trieste. Intervistata dal direttore Luca Marsi, Brigida ha parlato con la consueta sincerità e schiettezza, rivolgendosi direttamente alle famiglie.

“Ragazzini di 14 anni che fanno i bulli, prendono in giro gli anziani”

“È una cosa che dà da pensare”, ha esordito Brigida, commentando gli episodi di violenze e risse recenti accaduti in città. “Ragazzi di 14-15 anni, specialmente sulle linee degli autobus come la 10, si comportano malissimo: piedi sul sedile, prese in giro alle vecchiette. Fanno i bulli”, ha denunciato, sottolineando come il fenomeno sia ormai diffuso e preoccupante.

“C'è tanta delinquenza, non si capisce più cosa succede”

Secondo Brigida, a mancare è una presenza educativa forte: “Forse i genitori sono via per lavoro e non seguono i figli… Ma sembra impossibile la cattiveria che possono avere dei ragazzini di 13-14 anni”. L’accento è posto su quella che lei definisce una vera e propria “aria di strafottenza” da parte dei giovanissimi, spesso accompagnata da indifferenza e mancanza di rispetto per gli anziani e le persone fragili.

“Neanche si sognano di cedere il posto sull’autobus”

Durante l’intervista, Brigida ha portato anche esempi concreti di inciviltà quotidiana: “Non solo non danno il posto agli anziani, ma si siedono anche nei posti riservati ai disabili, fanno finta di niente e si comportano malissimo”. Un degrado sociale che la protagonista del trono over non ha esitato a denunciare con fermezza.

“Genitori, state attenti: non è bello che i vostri figli si comportino così”

L’intervento si è concluso con un chiaro messaggio rivolto alle famiglie triestine: “Genitori, state attenti un po’ a questi ragazzi. Non è bello che si comportino così. Serve più educazione, più attenzione, più rispetto”. Un invito che risuona come un richiamo al ruolo fondamentale degli adulti nella formazione civica e morale dei più giovani, in un momento storico in cui la città sembra vivere una crescente emergenza sociale legata alle nuove generazioni.

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