“Non mi sono mai drogato”: Dipiazza rivendica sobrietà e responsabilità come valori pubblici (VIDEO)

“Non mi sono mai drogato”: Dipiazza rivendica sobrietà e responsabilità come valori pubblici (VIDEO)

Nel corso della diretta di Trieste Cafe dalla pista di pattinaggio di Trieste condotta da Martina Vergaro, tra luci natalizie, famiglie e una città vissuta e partecipata, uno dei passaggi che ha maggiormente colpito l’attenzione è stato quello in cui il sindaco Roberto Dipiazza, rispondendo a una riflessione più ampia su rispetto, giovani ed educazione civica, ha pronunciato parole semplici ma dal peso simbolico evidente.

“Non mi sono mai drogato”, ha detto il sindaco, aggiungendo con ironia un episodio personale legato a una visita medica, ma chiarendo subito il senso più profondo del suo intervento: l’esempio di chi governa una città ha un valore educativo.

Sobrietà e comportamento come forma di leadership

Il riferimento non è stato né provocatorio né polemico, ma inserito in un ragionamento più ampio sul ruolo delle istituzioni e di chi le rappresenta. Dipiazza ha sottolineato come il comportamento personale, soprattutto di chi ricopre incarichi pubblici, incida direttamente sul modo in cui una comunità cresce, si riconosce e si relaziona alle regole.

Nel suo intervento, il sindaco ha collegato il tema della sobrietà a quello del rispetto delle leggi, ricordando come ai diritti debbano sempre affiancarsi i doveri. Un messaggio rivolto in particolare ai più giovani, ma che chiama in causa l’intera cittadinanza.

“L’esempio del sindaco è importante”

Dipiazza ha ribadito che l’esempio di chi amministra non può essere neutro. Vivere in modo coerente, rispettare le regole, affrontare i problemi senza scorciatoie è, secondo il sindaco, parte integrante del patto tra istituzioni e cittadini.

Nel corso della diretta ha ricordato anche la propria esperienza amministrativa, sottolineando di non aver mai avuto denunce o condanne in anni di attività pubblica, come testimonianza di un modo di intendere la vita civile fondato su responsabilità e rispetto.

Un messaggio inserito nel racconto di una città ordinata

Il passaggio si è inserito naturalmente nel racconto di una Trieste descritta come città ordinata, educata, con un forte senso civico e una tradizione di rispetto delle regole. Dipiazza ha parlato di una comunità che prima paga la multa e poi protesta, richiamando un retaggio culturale che considera ancora un valore da difendere.

Il riferimento alla sobrietà personale non è stato quindi un episodio isolato, ma parte di una visione più ampia: quella di una città che cresce se chi la guida dà il buon esempio, anche nei comportamenti quotidiani.

Una frase semplice che diventa dichiarazione di principio

“Non mi sono mai drogato” diventa così una frase che va oltre la dimensione personale e assume il valore di una dichiarazione di principio, pronunciata in modo diretto, senza filtri, nel contesto informale ma pubblico di una diretta seguita da cittadini e famiglie.

Un messaggio che si inserisce nel racconto di una Trieste che, secondo il suo sindaco, può continuare a essere una città vivibile, elegante e rispettosa solo se ciascuno, a partire da chi governa, fa la propria parte.

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