Massimiliano Fedriga ha incontrato il Papa: 'Emozionante, grande onore'

"È stato un grande onore incontrare Papa

Francesco e donargli alcuni omaggi provenienti dal Friuli Venezia

Giulia, tra cui un merletto realizzato dalla Scuola di Gorizia, a

testimonianza delle profonde radici dell'arte nella nostra

regione. Ora attendiamo il momento dell'accensione dell'albero di

piazza San Pietro e del presepe donato al Vaticano dal Comune di

Sutrio, che proietterà la nostra regione al centro delle

celebrazioni del Santo Natale nel cuore pulsante della

cristianità fino all'Epifania".

 

È questo il commento del governatore del Friuli Venezia Giulia

Massimiliano Fedriga al termine dell'udienza del Santo Padre

avvenuta questa mattina in Vaticano, durante la quale sono stati

donati dalla delegazione del Friuli Venezia Giulia alcuni oggetti

particolarmente rappresentativi della nostra regione tra i quali

anche, oltre al merletto, un paio di scarpez, la calzatura tipica

tradizionale della Carnia e del Friuli fatta a mano, e un Cristo

ligneo intagliato da Moro Isaia, uno degli artisti che ha

realizzato il presepe di Sutrio.

 

"Incontrare il Santo Padre è sempre una grande emozione e fa

molto piacere che Papa Francesco abbia citato nel proprio

intervento il nostro territorio e in particolare la località di

Sutrio, che ha realizzato il meraviglioso presepe ora collocato

in piazza San Pietro", ha detto Fedriga, accompagnato in

Vaticano, tra gli altri, dagli assessori alle Attività produttive

e turismo Sergio Emidio Bini e alla Difesa dell'ambiente Fabio

Scoccimarro.

 

Nel proprio intervento il Santo Padre, dopo aver rivolto un

pensiero agli artigiani del legno che hanno scolpito le statue

del presepe, ha evidenziato come questa rappresentazione della

natività parli della nascita del Figlio di Dio fattosi uomo per

essere vicino a ciascuno di noi. Nella sua genuina povertà, il

presepe aiuta a ritrovare la vera ricchezza del Natale e a

purificarci da tanti aspetti che inquinano il paesaggio

natalizio. Semplice e familiare, il presepe richiama un Natale

diverso da quello consumistico e commerciale: è un'altra cosa;

ricorda quanto ci fa bene custodire dei momenti di silenzio e di

preghiera nelle nostre giornate, spesso travolte dalla frenesia.

Il silenzio favorisce la contemplazione del Bambino Gesù, aiuta a

diventare intimi con Dio, con la semplicità fragile di un piccolo

neonato, con la mitezza del suo essere adagiato, con il tenero

affetto delle fasce che lo avvolgono.