“Informare è un atto di responsabilità”: Francesco De Filippo (ANSA) dalla pista di pattinaggio (VIDEO)
La pista di pattinaggio di piazza Ponterosso, simbolo del Natale triestino, si trasforma per un pomeriggio in un luogo di riflessione civile e culturale. Tra luci, pattini e pubblico giovane, va in scena una diretta diversa dal solito, capace di unire leggerezza e profondità. Ospite di Trieste Cafe è Francesco De Filippo, direttore di ANSA Friuli Venezia Giulia, intervistato da Luca Marsi in un dialogo che mette al centro il valore dell’informazione, il ruolo dei media e le sfide del futuro.
L’informazione come presidio democratico
De Filippo parte da un bilancio netto e senza retorica del 2025, definito un anno drammatico a livello globale per il giornalismo, segnato da conflitti, minacce e da un numero impressionante di operatori dell’informazione uccisi mentre svolgevano il proprio lavoro. In questo contesto, il direttore ANSA ribadisce con forza un principio fondamentale: l’informazione corretta, verificata e trasparente non è un lusso, ma un presidio essenziale della democrazia.
Nel panorama regionale, e in particolare a Trieste, De Filippo riconosce però una vitalità diffusa, fatta di testate storiche, nuove realtà editoriali e un pluralismo che rappresenta una ricchezza. Più voci, spiega, significano più possibilità di confronto e una maggiore capacità dei cittadini di formarsi un’opinione consapevole.
Fake news e intelligenza artificiale: la nuova frontiera del rischio
Il tema più delicato affrontato durante la diretta è quello dell’intelligenza artificiale applicata all’informazione. De Filippo non demonizza lo strumento, ma mette in guardia dai rischi di un uso acritico. L’AI rende sempre più difficile distinguere il vero dal falso, raffinando la capacità di manipolazione delle notizie e riducendo, soprattutto tra i più giovani, lo sforzo di elaborazione critica.
Per questo, secondo il direttore ANSA, il giornalismo deve tornare con decisione alle sue basi: verifica delle fonti, trasparenza sui processi di produzione delle notizie e dichiarazione esplicita dell’uso dell’intelligenza artificiale quando presente. Un patto di fiducia con il lettore che diventa oggi più necessario che mai.
Giovani, social e nuovi linguaggi
Dal ghiaccio della pista, circondato da ragazzi e famiglie, De Filippo affronta anche il tema del rapporto tra giovani e informazione. I social network, il gossip e i contenuti leggeri non vengono demonizzati, ma inquadrati come possibili “porte d’ingresso” verso un’informazione più strutturata. Il rischio, avverte, è fermarsi lì.
Un giornale, una testata, un sistema informativo sano devono offrire un racconto completo della realtà: cronaca, politica, economia, cultura, costume. Solo così si costruisce uno spirito critico, vero obiettivo dell’informazione.
Lo sguardo sul futuro e l’augurio alla città
Guardando al 2026 e oltre, De Filippo non nasconde le preoccupazioni per un mondo attraversato da forti tensioni geopolitiche. Il suo augurio, semplice ma potentissimo, è uno solo: la pace. Una parola che, secondo il direttore ANSA, dovrebbe tornare al centro del racconto mediatico e della coscienza collettiva.
Trieste, conclude, è una città viva, attrattiva, capace di crescere anche grazie al turismo, ma che deve saper governare i cambiamenti senza perdere la propria identità. Un messaggio che, pronunciato tra pattini che scorrono sul ghiaccio e luci natalizie, assume un valore ancora più simbolico.
DI SEGUITO IL VIDEO
RIPRODUZIONE RISERVATA