Il decalogo del sesso in fase 2 secondo il sessuologo andaluso: «Si al sexting, no al sesso orale»

Oggi, lunedì 4 maggio, ha ufficialmente inizio la fase due, fase di convivenza con il virus e che segna l’inizio di tutta una serie di spostamenti prima proibiti. Tra questi, previsto l’incontro con il partner ma, come spiega il Direttore dell’Istituto andaluso di Sessuologia Francisco Cabello al quotidiano La Vanguardia, seguendo un decalogo di accorgimenti da lui stesso stilato, che indica i comportamenti più adatti rispetto alla situazione.

 

Nessuna limitazione per quelle coppie che durante l’arco del lockdown hanno vissuto insieme, come già consigliato da molti è necessaria una maggiore attenzione all’igiene, ma per loro conferma il Direttore «Il sesso è totalmente sicuro».

 

Cabello spiega che la presenza del virus nei pressi della zona genitale è stata riscontrata in soli due casi: secondo uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Infectous, si tratta di un uomo ed una donna. Il sessuologo andaluso sconsiglia così qualsiasi forma di sesso orale.

 

«Ciò che è rischioso è il contatto con una nuova persona» spiega, e per questo grande preoccupazione destano i giovani, ai quali si consiglia di evitare baci alla francese ma piuttosto optare per dei più semplici baci a stampo, nei quali è meno probabile lo scambio di saliva. «Per le nuove relazioni» consiglia «è meglio passare quindici giorni senza fare sesso ed evitare pratiche sessuali rischiose».

 

Soprattutto agli operatori sanitari, più  facilmente a rischio d’essere positivi al virus, consigliato sexting, telefonate erotiche con i propri partner ed autoerotismo, al fine di limitare i contatti; se in presenza, aggiunge il Professor Cabello, sia comunque rispettata la distanza sociale.