Giornata della Memoria, Dipiazza: «Trieste sfregiata dalla promulgazione delle leggi razziali»

“La nostra città, da sempre luogo di incontro tra culture, religioni e razze, è stata sfregiata dalla promulgazione delle leggi razziali da parte di Mussolini. Insieme alla Comunità ebraica, ho proseguito e rafforzato un percorso di recupero della memoria attraverso la deposizione delle pietre di inciampo, la collocazione dell’epigrafe in piazza Unita’, l’organizzazione di numerose iniziative che si susseguono e soprattutto attraverso il dialogo ed il rispetto, affinché ciò che è accaduto non venga dimenticato e non si ripeta mai più”

         Lo ha detto il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza intervenendo oggi (lunedì 27 gennaio) alla solenne cerimonia del “Giorno della Memoria”, svoltasi nella Risiera di San Sabba, Monumento nazionale, unico campo di sterminio nazista con forno crematorio in Italia.

         “Qui il dolore e’ ancora vivo -ha proseguito il sindaco - ma la memoria, da qualcuno, purtroppo, e’ ancora miserevolmente utilizzata per alimentare le divisioni ideologiche. Quando parlo di superare insieme, ripeto insieme, i drammi del ‘900 che hanno caratterizzato queste nostre terre, intendo la capacita’ di saper gestire il passato in maniera positiva, costruendo qualcosa per il futuro. Riccardo Goruppi è un triestino che vive a Prosecco, deportato a Dachau con il padre, lo ha pianto in una fossa comune. Il signor Goruppi, come tutti noi ha le sue idee politiche, ma con la sua testimonianza ci ribadisce che questo luogo e’ un cimitero, un cenotafio dove si viene a piangere qualcuno e dove l’ideologia deve restare fuori.  Bisogna saper fare proprio il passato e superarlo costruendo qualcosa per la società odierna che sappia nutrire una convivenza civile. Dobbiamo avere la capacita’ di riconoscere il dolore nell’altro, anche se e’ l’altro che ha procurato dolore a me ed io a lui. questo e’ il superamento vero, un modo maturo di affrontare il passato, non più ideologico e divisivo”.

         “Cari ragazzi -ha concluso il sindaco Roberto Dipiazza - per evitare che “l’umanità si abitui a vivere nel sangue”, come scriveva il giovane Pino Robusti (in una lettera alla sua ragazza prima di essere ucciso in Risiera n.d.r.)  custodite con cura la memoria e usatela come un faro per costruire un futuro migliore”.

         All’intervento del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza è seguito quello della prima cittadina di Monupino Tanja Kosmina. La cerimonia ha visto quindi i riti religiosi: cattolico, officiato dal vicario generale della diocesi mons. Pier Emilio Salvadè; ebraico, dal rabbino capo Alexandre Meloni; serbo ortodosso, dal parroco Raško Radovic; greco orientale, dall’archimandrita Grigorios Milaris; e delle comunità evangeliche avventista, elvetica, luterana e metodista, dal pastore Aleksander Erniša.

         Prima delle cerimonie per “Giorno della Memoria”, sempre questa mattina il Consiglio comunale di Trieste ha deliberato e approvato il conferimento della cittadinanza onoraria alle senatrice Liliana Segre.