Confermati i benefici alla madre del militare morto per l'uranio impoverito

Confermati i benefici riconosciuti per le “vittime del dovere“ alla madre del militare deceduto in seguito all’esposizione all’uranio impoverito durante una missione tra Albania e Kosovo. 

 

I benefici erano stati inizialmente confermati dal tribunale di Udine, ma un ricorso del ministero della difesa, poi respinto dalla corte d’appello di Trieste, affermava che la malattia non potesse essere riconducibile alle condizioni ambientali del luogo di lavoro. La consulenza medica ha confermato che la malattia fosse riconducibile alle condizioni lavorative.