Commovente lettera di una bimba triestina: 'I veri supereroi sono i poliziotti, grazie, vi voglio bene'

Un piacevole episodio ha interessato il servizio di pronto intervento 112 dei Carabinieri nella tarda mattinata odierna. Una chiamata come tante, in particolare in questo periodo tormentato dall’emergenza epidemiologica in atto, viene ricevuta dalla Centrale Operativa della Comando Provinciale Carabinieri di Trieste, riservando una sorpresa inaspettata.
Una mamma esordisce al telefono dicendo all’operatrice di turno in Centrale che non si tratta di un’emergenza, bensì della volontà della figlia, una bambina di 11 anni di nome Cristina, di dare una lettera ai carabinieri e ai poliziotti in segno di gratitudine per l’impegno giornalmente profuso al fine di garantire la sicurezza della collettività in un momento estremamente difficile come quello che sta attraversando il nostro Paese.
Nel corso della conversazione la carabiniera parla con la bambina con la quale concorda il ritiro della lettera in questione presso il suo domicilio da parte di una pattuglia, anche per evitare di far uscire mamma e figlia per recarsi in caserma, permettendogli di rispettare le prescrizioni vigenti. La telefonata stava per concludersi quando la bambina attira nuovamente l’attenzione della carabiniera, dicendole “Signora...le voglio bene. Grazie!” suscitando forte commozione da parte dell’operatrice della Centrale Operativa, al punto da non riuscire a concludere la conversazione, gestita nella parte finale da un altro militare che ringrazia la bimba per il dolce pensiero e torna a raccomandare di rimanere a casa e tenere duro fino alla fine dell’emergenza.
Un bellissimo gesto, compiuto con assoluta sincerità ed innocenza da parte della piccola Cristina che commuove, rispecchiando il senso di riconoscenza che i cittadini manifestano nei confronti degli operatori delle Forze dell’Ordine, silenziosi tutori della legge, che anche e soprattutto nella lotta al tanto temuto nemico invisibile, continuano a profondere il massimo impegno con abnegazione e senso responsabilità.

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