«Voci possibile mancata riconferma di Giuseppe Bono a Fincantieri sia scherzo di Carnevale»

<Auspico che le voci di una possibile mancata riconferma  dell’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, siano uno scherzo di Carnevale anticipato e quantomai mal riuscito e inopportuno>: Antonio Paoletti, nella duplice veste di vicepresidente dell’Unioncamere Nazionale e di presidente della Camera di Commercio Venezia Giulianon ha dubbi. Fincantieri a livello nazionale è diventato punto di riferimento per la produzione e simbolo di efficienza ed efficacia dell’intrapresa italiana. Nel solo Friuli Venezia Giulia Fincantieri attiva 17 mila occupati, pari al 13% dei posti di lavoro del comparto manifatturiero regionale e un valore per il cantiere di Monfalcone di 16,6 miliardi di euro dal 1990 ad oggi.

<L’indotto, poi, ha valori impressionanti – prosegue Paoletti evidenziando i dati  dell’azienda– e solo nel Friuli Venezia Giulia, considerando gli occupati che alimentano i vari settori produttivi e dei servizi, Fincantieri attiva circa 27.000 posti di lavoro. Complessivamente in Italia, invece,  Fincantieri attiva oltre 77 mila posti di lavoro, sempre considerando l’indotto nei più svariati settori. E’ indubbio che il ruolo avuto da Giuseppe Bonoè stato fondamentale nel “rivoluzionare” quello che è diventato uno dei più importanti complessi della cantieristica mondiale. Un ruolo manageriale che ha avuto la capacità e l’intelligenza di diversificare e innovare. Il portafoglio ordini delle navi da crociera che sono simbolo e vanto del Made in Italy in tutto il mondo arriva al 2027, mentre quello delle navi militari porta al 2026: solo questa concreta progettualità e prospettiva fa di Giuseppe Bono il manager capace e garante di un percorso fortemente voluto e tuttora ben definito per i prossimi anni>.