Veglia Pasquale, vescovo Crepaldi: «l’uomo è passato dalle tenebre alla luce»

Il testo dell'omelia che l'Arcivescovo Mons. Giampaolo Crepaldi ha pronunciato , alle ore 22.30, durante la Celebrazione eucaristica della Veglia pasquale nella notte santa della risurrezione del Signore. Carissimi fratelli e sorelle!

  1. «O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere il tempo e l’ora in cui Cristo è risorto dagli inferi. Di questa notte è stato scritto: la notte splenderà come il giorno e sarà fonte di luce per la mia delizia». All’inizio di questa Veglia pasquale, con queste parole piene di stupore, la Chiesa ci offre due preziosi e indispensabili insegnamenti che riguardano Cristo e l'uomo, insegnamenti avvalorati dall’ascolto dei testi riguardanti la storia della nostra salvezza. Il primo insegnamento: Cristo è risorto da morte; il secondo: l’uomo è passato dalle tenebre alla luce. I testi biblici ci hanno fatto capire che la notte che stiamo vivendo è «...veramente gloriosa, che ricongiunge la terra al cielo e l’uomo al suo Creatore»: la nuova creazione dell’uomo è accaduta in questa notte per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose.
  2. Carissimi fratelli e sorelle, come tutto era stato creato in Cristo e per mezzo di Lui, così tutto in questa notte viene ri-creato in Lui e per mezzo di Lui. E «se fu grande all’inizio la creazione del mondo, ben più grande, nella pienezza dei tempi, fu l’opera della nostra redenzione, nel sacrifico pasquale di Cristo Signore» (Orazione dopo la I lettura). Ciò che infatti è accaduto questa notte in Cristo può accadere anche in ciascuno di noi attraverso i sacramenti pasquali della Confessione e dell’Eucaristia: «come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova» (Epistola). In questa santa notte, il Signore ha veramente compiuto meraviglie: in Cristo e con Cristo ha introdotto ognuno di noi nel possesso della vera vita. Buona Pasqua!