TLT, Gino Paoli su RaiTre: «Trieste Italiana? Secondo me una cazzata dei triestini»

Intervista del giornalista Massimo Gramellini al cantautore Gino Paoli all'interno del programma di Raitre "Le parole della settimana". «E' vero che i parenti di tua madre sono stati tra le vittime delle foibe?» chiede GraMellini a Gino Paoli». «I parenti - riferisce Paoli -  alla lontana di mia mamma sono stati buttati nelle foibe. E' una questione poco pulita in tutti i  sensi in quanto molto equivoca. I Titini che arrivavano erano della parte dal punto di vista politico dei partigiani comunisti, quindi in qualche maniera ci sono state delle cose che non andavano. L'infoibamento della gente era  una sorta di pulizia etnica, in quanto venivano prese le persone più importanti ed in vista della città, in quanto Tito voleva arrivare a prendersi quel pezzo di terra». «Dopo la guerra - ancora -infatti, gli americani, che non sapevano che fare, in quanto Tito la guerra l'aveva vinta, ma gli Italiani non volevano mollare Trieste. Gli americani allora l'han fatta città libera ed rimasta con questo status per un po'. Quando tutto è finito, i triestini hanno votato per essere italiani, secondo me hanno fatto una cazzata enorme in quanto Trieste è il porto naturale dell Mitteleuropa». «Se fosse - conclude Gino Paoli -  rimasta città libera, Trieste oggi sarebbe oltremodo ricca. Le città libera sono tutte funzionali e stanno bene economicamente, porta benessere, ricchezza, lavoro». https://www.youtube.com/watch?v=qsvsw0z5rxM