«Salvini complice delle morti di centinaia di migranti in mare», manifestazione in piazza Unità

«La Mare Jonio, una nave italiana del progetto Mediterranea Saving Humans, ha tratto in salvo 49 migranti alla deriva nel Mediterraneo. Non si è fatta attendere la posizione di totale chiusura del ministro Salvini che continua ad essere complice delle morti di centinaia di migranti in mare attraverso l'ordine di chiusura dei porti. Siamo al fianco dell'equipaggio e sosteniamo la loro scelta di virare verso le coste italiane per non consegnare i migranti alle autorità libiche e ai loro centri di detenzione e tortura. Il salvataggio della Mare Jonio dimostra la necessità di continuare ad essere presenti in quel tratto di mare e continuare l'operazione di monitoraggio». «Adesso sta a noi, con la nostra solidarietà e presenza nelle strade e nelle piazze, dare sostegno a questo salvataggio, chiedendo con forza che i migranti possano essere accolti e che l'equipaggio non subisca ripercussioni legali. Da Trieste, rispondiamo all'appello di Mediterranea Saving Humans invitando tutt* in piazza per un presidio di solidarietà! APPUNTAMENTO mercoledì 20 marzo a Trieste h.18:00 in Piazza Unità d'Italia». Aderiscono: - Casa Delle Culture Trieste - Tryeste - Comitato Difesa della Costituzione Trieste - La Via Maestra - Zeno - Federazione Giovani Socialisti FGS FVG - Link Trieste - Cobas SCUOLA - Comitato Pace Convivenza e solidarietà Danilo Dolci _--------------------- Comunicato di Mediterranea Saving Humans: «Che rumore fa un albero che cade nella foresta se nessuno lo sente? Nessuno. Lo stesso accade quando in mare centinaia di persone vengono lasciate affogare, senza che nessuno possa aiutarle. Mediterranea nasce per questo, per dare voce a chi muore nel silenzio, per trovarsi laddove si vorrebbe che non ci fosse nessuno, per riuscire, fortunatamente, a salvare ieri 49 esseri umani in balia del mare da giorni. Eravamo l’unica imbarcazione civile presente, e nonostante la nostra presenza nelle stesse ore davanti alle coste libiche almeno trenta persone perdevano la vita. E chissà quanti sono i naufragi di cui non ci giunge alcuna notizia. Tutte le volte che impediscono alle navi solidali e umanitarie di monitorare il Mediterraneo centrale nessuno racconta più dei naufragi e delle morti, il salvataggio di ieri dimostra la necessità di continuare ad essere presenti in quel tratto di mare. Crediamo sia il momento di mobilitarsi. Lo abbiamo sempre detto: Mediterranea vive in mare e a terra. Ed è una piattaforma aperta al contributo di tutti quelli che, come noi, non vogliono e non possono voltare lo sguardo dall'altra parte: siamo una moltitudine di soggetti e associazioni e liberi cittadini pronti a mettere il nostro progetto e la nostra nave a disposizione di tutti coloro che vorranno unirsi a noi. Chiamiamo tutte e tutti ad attivarsi in ogni città, per ribadire che i porti sono aperti e che le persone vanno salvate. Potete farlo, oltre a partecipare alle iniziative di mobilitazione nelle diverse città, anche solo esponendo alla finestra o indossando qualcosa di arancione per ricordarci che oggi #siamotuttimediterranea perché vogliamo #restareumani