Salute, Riccardi: «Medici ospedalieri chiedono scelte verificate»

Condivisione del processo di revisione del sistema attuato dall'Esecutivo regionale, senza dare indicazioni per l'uno o l'altro sistema attualmente individuato, chiedendo però che la scelta si basi su dati oggettivi e simulazioni che dimostrino la validità del modello prescelto.

È questa in sintesi la posizione assunta dalle organizzazioni sindacali dei medici ospedalieri in rappresentanza delle sigle Anaao, Cimo, Anpo e Aaroi nel corso dell'incontro svoltosi oggi a Trieste con il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.

L'appuntamento rientra nella serie di confronti che la Regione sta compiendo con i vari comparti del mondo sanitario del Fvg in vista della scrittura della legge di riforma del comparto che si intende portare in aula entro i primi giorni del mese di dicembre.

Seppur ognuna delle sigle sindacali abbia posto l'accento su alcuni specifici temi, ciò che ha accomunato gli interventi è stata la volontà di procedere celermente verso un percorso di riforma, riorganizzando il territorio e il rapporto tra gli ospedali hub e spoke.

In particolare, per l'Anaao risulta fondamentale dare un ruolo più attivo ai distretti, aspetto questo che potrebbe risultare la base del vero cambiamento del sistema, con una maggiore integrazione tra l'attività svolta dall'ospedale e quanto invece può fare il territorio. A ciò si aggiunge la necessità di rivedere il settore dell'emergenza/urgenza, visto il grande affanno in cui si trovano attualmente i Pronto Soccorso. Infine, per l'Anaao va impressa un'accelerata sulla formazione e ricerca di alcune categorie di medici specialisti, facendo in modo che la loro presenza negli ospedali sia più duratura.

Sulla necessità di una maggiore integrazione tra attività degli ospedali hub e spoke si è soffermata anche la rappresentanza della Cimo, evidenziando al vicegovernatore la possibilità di sperimentare una possibile osmosi dei medici delle due strutture. In questo modo si otterrebbe da un lato lo sgravio dell'attività nel nosocomio di riferimento territoriale e dall'altro la possibilità di avere qualità assistenziale in entrambe i centri. Passaggio, quest'ultimo, condiviso anche dall'Anpo che, al proposito, ha chiesto di poter definire un protocollo per la mobilità degli specialisti.

Infine, l'Aaroi ha evidenziato la carenza cronica di anestesisti in Friuli Venezia Giulia, chiedendo che le scuole di specializzazione possano fornire queste figure per colmare le lacune esistenti.

Dal canto suo, Riccardi ha ringraziato le organizzazioni sindacali per i suggerimenti emersi nel corso dell'incontro, "indicazioni - ha detto Riccardi - che entreranno anch'esse nella scrittura e nella scelta del modello di riorganizzazione del sistema sanitario che stiamo completando".

"Sicuramente - ha evidenziato - la decisione si baserà su una serie di dati a disposizione che stiamo valutando con attenzione prima di portare il modello in Aula. Aldilà di quella che sarà la scelta definitiva - ha concluso il vicegovernatore - è certa la necessitò di procedere nel rimettere ordine nel modello di governo che in questo momento funziona male e costa troppo".