Sempre ubriaco e violento, aveva segregato la moglie in casa umiliandola ogni giorno

i Carabinieri della stazione di Prata nella giornata di ieri hanno eseguito ordinanza di applicazione di misura cautelare dell’immediato allontanamento dall’abitazione familiare emessa dal gip del tribunale di Pordenone -  d.ssa Biasutti - nei confronti di un 55enne di Pasiano Di Pordenone, vv.ff. l’uomo non dovrà avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie rispettando una distanza di 500 metri dalla sua abitazione. denuncia, testimonianze assunte anche dai figli e ripetuti interventi operati presso il domicilio da parte dei militari della stazione di Prata di Pordenone hanno consentito al p.m. dr. federico facchin di acquisire inconfutabili elementi per sostenere l’accusa del reato di maltrattamenti in famiglia. Il 55enne definito in ordinanza geloso paranoide dedito all’abuso di sostanze alcooliche aveva allontanato la moglie convivente dai suoi familiari e dai figli avuti da precedente matrimonio, l’aveva isolata e costretta a non lavorare, impedendole addirittura di usare rossetto, abiti particolari e di guardare anche alla tv qualsiasi uomo. Autoritarismo, imposizioni e interrogatori erano spesso sfociati in percosse, punizioni ed umiliazioni fino alla richiesta di aiuto rivolta dalla donna lo scorso mese di luglio alla stazione dei carabinieri di Prata. le recenti modifiche al codice penale e codice di procedura penale in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere riepilogate nel cosiddetto “codice rosso” (legge 19 luglio 2019, n. 69) velocizza l’instaurazione del procedimento e, conseguentemente, accelera l’adozione di provvedimenti cautelari e di protezione delle vittime con inasprimento in particolare delle pene per i reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.