Politeama Rossetti, balletto con Le Quattro Stagioni in formato integrale per la prima volta

«Ci sono opere che nascono quasi all’insaputa di noi stessi, nascono come papaveri spontanei tra le rovine o sul ciglio di una strada. Con quella spontaneità, e per stimolare lo spettatore a quella qualità dello sguardo, ci avviciniamo a Le Quattro Stagioni di Vivaldi» scrivevano Marta Bevilacqua e Roberto Cocconi avviando il progetto de “Le Quattro Stagioni”: lo pensavano inizialmente in forma di danza urbana itinerante. Dopo diverse fasi di sviluppo e dopo essere stato rappresentato diviso in parti, lo spettacolo va in scena al Politeama Rossetti per la prima volta in forma completa, nel giorno dell’equinozio. L’appuntamento è dunque per giovedì 21 marzo alle 20.30, con Arearea e uno spettacolo di danza di grande suggestione. Alla Sala Bartoli era stata applaudita solo la prima parte – “Le Quattro Stagioni - From Summer to Autumn” – nell’aprile 2017. L’ispirazione per “Le Quattro Stagioni” ad Arearea è arrivata dalla musica di Antonio Vivaldi, riscritta dal compositore tedesco Max Richter nel 2015 intrecciando la partitura settecentesca ad ambient music ed elettronica. Cocconi e Bevilacqua interpretano la composizione attraverso il linguaggio corporeo: «Il nostro è un gesto geografico, localizzato, portatore e veicolo di una complessità mediterranea, che, non a caso, danza il richiamo delle “Quattro Stagioni”. La felicità è tutta qui, non c’è un altrove. È qui che danziamo, qui ed ora» scrivono. «L’Estate è il femminile, è soprattutto il nostro attaccamento alla realtà sensuale del mondo» spiega Marta Bevilacqua, a proposito delle prime due coreografie. «Ne assaporiamo la quiete dopo una tempesta... Cinque donne si fanno attraversare da un forte vento d’estate e cercano complicità e solitudine». La quiete invece appartiene all’Autunno «E così uno sparuto gruppo di uomini tergiversa sui suoi passi, attardando ogni piccola decisione, ponderando che la separazione tra gli opposti prima o poi si assottiglierà fino a scomparire». La seconda parte del progetto, “From Winter to Spring”, è concepita da Marta Bevilacqua come «un concerto di corpi sulle linee essenziali della vita dove la terra – vista dal piccolo territorio del palcoscenico – viene osservata durante momento delicatissimo della creazione, della ripartenza, della continuità del mondo». «La piccola comunità in scena - anticipa la coreografa - straziata dal vuoto e dal freddo interiore si stringe nella ricerca di un calore perduto. L’inverno in persona concede e toglie loro elementi di senso, li spazza qua e là come neve, come tempesta. Il gruppo si rincorre e si mette al riparo senza soluzione di continuità. Il moto è vorticoso e può creare composizioni insolite. Se in superficie l’inverno appare impietoso, nel sottosuolo è forza viva ed energica, forza che resiste, che lotta per rinascere. Il risultato di quella lotta garantisce alla primavera di essere sorprendente. Attraverso questa grande metafora, la voce dell’acqua e il suono primordiale della creazione rigenerano una danza generativa e fantasiosa dove la musica fa da padrona». Le Quattro Stagioni From Summer to Autumn - From Winter to Spring coreografia di Marta Bevilacqua e Roberto Cocconi assistente alla coreografia Valentina Saggin danzano Luisa Amprimo, Luca Campanella, Angelica Margherita, Andrea Rizzo, Daniele Palmeri, Marco Pericoli, Anna Savanelli, Valentina Saggin, Carolina Alessandra Valentini, Luca Zampar, Marta Bevilacqua, Roberto Cocconi light designer Daniela Bestetti suono Stefano Bragagnolo musica The Four Seasons – Max Richter costumi Arearea e Marianna Fernetich foto Ale Rizzi, Vanni Napso organizzazione Giulia Birriolo produzione Arearea con il sostegno di Mibac I biglietti ancora disponibili si possono acquistare nei consueti punti vendita e circuiti oppure in internet accedendo direttamente dal sito del Teatro, www.ilrossetti.it. Per ogni informazione ci si può rivolgere al numero 040. 3593511.