Palazzo Coronini, aperte le iscrizioni per la visita congiunta con il Castello di Kromberk

Sono aperte le iscrizioni alla visita congiunta di Palazzo Coronini e Castello di Kromberk di domenica 27 maggio. Gli interessati possono scrivere una mail a info@coronini.it o chiamare lo 0481-533485. Già forti di un profondo legame storico, le due sedi museali sono accomunate dal progetto “Una visita senza confini tra le dimore dei conti Coronini", che prevede sconti e agevolazioni ai visitatori nell'ambito di una collaborazione transfrontaliera che suggella una sinergia avviata lo scorso anno. Una formula già collaudata e apprezzata in occasione di una serie di visite congiunte che sono state organizzate nei mesi scorsi e che hanno registrato il tutto esaurito. Domenica 27 l’iniziativa prenderà il via da Palazzo Coronini alle 17, poi ci si sposterà al Castello di Kromberk con mezzi propri, per partecipare alla visita prevista per le 18.30. Le spiegazioni saranno fornite contemporaneamente in italiano e sloveno: gli iscritti dovranno quindi indicare al momento della prenotazione di quale lingua intendono avvalersi. I biglietti interi costano 8 euro, quelli ridotti, per studenti e bambini, 6, comprensivi in entrambi i casi di un brindisi finale. Domenica 24 giugno si terrà un’altra visita congiunta, iniziando da Kromberk per terminare a Palazzo Coronini.

Al momento Palazzo Coronini ospita la mostra “L’eredità russa dei conti Coronini. Opere d’arte e oggetti preziosi dall’impero degli zar”: con un percorso che, partendo dalle Scuderie, si dipana in tutto il Palazzo, con due nuovi ambienti espositivi creati appositamente per l’occasione, la rassegna intende svelare lo stretto legame tra la famiglia Coronini e il mondo e la cultura russi. Tutto si deve alla straordinaria consistenza dell’eredità del conte Eduard Cassini, dalla quale provengono molti arredi e opere d’arte che sono oggi conservati nel Palazzo e di cui viene finalmente svelata l’origine russa. Gentiluomo di camera e capo della cancelleria delle cerimonie di corte degli zar Alessandro III e Nicola II, Eduard Cassini morì il 15 aprile 1913 a San Pietroburgo lasciando un ingente patrimonio, già appartenuto alla defunta moglie Zoé Bibikova (1840-1906), discendente da una stirpe legata all’alta nobiltà russa. Metà dei suoi beni furono ereditati da Olga Westphalen Fürstenberg (1871-1950), madre del conte Guglielmo Coronini Cronberg. La mostra è visitabile da mercoledì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, domenica e i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Visite guidate sono previste il sabato alle 16.30, la domenica e i festivi alle 17.30.

In base alla collaborazione tra le due storiche dimore, i gruppi da un minimo di 10 a un massimo di 20 componenti potranno prenotare visite guidate congiunte quando lo desiderano, beneficiando peraltro di un biglietto ridotto del 50 per cento. Ma non basta, in quanto a tutti coloro che acquisteranno un biglietto intero per uno dei due musei sarà consegnata la Card Coronini, che permetterà di accedere a entrambi i musei con una riduzione del 50 per cento e di beneficiare di sconti sull’acquisto di libri e cataloghi.

Il Palazzo Coronini Cronberg di Gorizia e il castello di Kromberk di Nova Gorica sono stati per secoli le principali residenze dei conti Coronini Cronberg, una delle più importanti famiglie dell’antica contea di Gorizia e Gradisca, all’epoca in cui il territorio goriziano era unito sotto l’impero Austro-ungarico. Il legame tra i due edifici si spezzò dopo la Seconda guerra mondiale, quando la definizione del nuovo confine tagliò in due la città di Gorizia. Il Palazzo Coronini, compreso nel territorio italiano, rimase di proprietà della famiglia Coronini fino alla morte nel 1990 dell’ultimo discendente, il conte Guglielmo, che con il suo testamento stabilì l’istituzione della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg onlus, a cui è stata affidata la conservazione e della valorizzazione dell’edificio e delle sue collezioni, trasformate in un museo aperto al pubblico. Dopo essere stato quasi completamente distrutto da un incendio durante la guerra, il Castello di Kromberk fu in parte ricostruito dai conti Coronini. Dopo la definizione del confine rimase però in territorio yugoslavo, divenendo proprietà del nuovo comune di Nova Gorica che nel 1954 ne fece la sede del Goriški Muzej, il principale sito espositivo della città. Vi sono ospitate ricche collezioni di pittura e scultura, che documentano lo sviluppo dell’arte locale dal Medioevo al Novecento, mentre le sale al secondo piano sono dedicate a esposizioni temporanee di archeologia, storia, etnologia e storia dell’arte.